Firriato torna a Verona per la 51° edizione del Vinitaly mettendo, ancora una volta, la propria identità al centro della sua comunicazione. La capacità del vino siciliano di attrarre nuovi consumi qualificati premia le aziende che esprimono, nelle produzioni di nicchia, più terroir di riferimento. Questa tendenza si caratterizza non solo per i vini di fascia più alta, ma per vitigni e territori di produzione. Firriato sarà presente al Vinitaly al Padiglione 2 stand 120G-129H
“Sarà un Vinitaly interessante – spiega Federico Lombardo di Monte Iato – quello che ci apprestiamo a vivere nei prossimi giorni. Capiremo se i segnali avuti nel secondo semestre del 2016 – con l’Italia in ripresa e l’export che cresce – si confermano anche per il 2017. La Sicilia, anche grazie al lavoro fatto sul brand, è tra le regioni che presidiano meglio i mercati esteri, soprattutto in quelli più strutturati, come Germania e Svizzera in Europa e USA, Canada e Giappone fuori dalla UE. La crescita delle presenze turistiche in Italia e, in Sicilia, fanno muovere i consumi nella ristorazione ed è un dato omogeneo che riscontriamo diffusamente nelle aree di turismo di pregio. C’è un vento favorevole che premia alcuni vini e alcuni territori d’elezione, come Etna e Agro trapanese. Bisogna lavorare, continuare a fare sistema tra i produttori, e portare sul mercato vini sempre migliori, anche con i Bio”.
A Verona la scena sarà tutta per i nuovi vini della maison: Il Gaudensius Blanc de Blancs, ilCæles Grillo, il Sorìa Frappato e il Sorìa Perricone.
Il Gaudenius Blanc de Blancs è un metodo classico che celebra la Sicilia dove la perfezione stilistica è generata dalla sintesi di due terroir diversi ma appartenenti alla stessa isola. Nasce dall’incontro tra le uve di Carricante coltivate nella Tenuta di Cavanera sul versante nord est dell’Etna, e quelle di Chardonnay allevate in uno dei cru dell’eclettica tenuta di Borgo Guarini, nell’agro trapanese. Il Gaudensius Blanc de Blancs, sosta almeno 20 mesi sui lieviti nel caveau ricavato all’interno di una colata lavica, lungo le pendici dei vigneti della tenuta di Cavanera, dove trova le condizioni ideali per una perfetta maturazione. Il millesimo d’esordio, il 2014, si caratterizza per sapidità e mineralità, esaltati da un’elegante e intesa aromaticità unite ad un perlage fine e persistente.
Il Cæles Grillo è la nuova etichetta che va ad arricchire la linea dei vini biologici e vegani della famiglia Di Gaetano. Nasce dalle uve allevate in regime biologico certificato nel poliedrico terroirdi Borgo Guarini, in un territorio che affascina per la bellezza del suo paesaggio, dove colline e pianori si susseguono disegnando una campagna tra le più belle e curate d’Italia. In uno dei cru di questa tenuta, in un suolo argilloso, è impiantato Grillo. Il Cæles Grillo si caratterizza per la sua marcata sapidità e per una spalla acida che dona immediata eleganza.
Sorìa Frappato e il Sorìa Perricone sono invece le due nuove etichette pensate per il pubblico dei millenials, sempre di più appassionati al vino di qualità. Sono vini freschi che nascono da una vinificazione totalmente in acciaio che non altera le note organolettiche distintive di due varietali autoctoni siciliani.
A Vinitaly debutteranno anche le nuove vesti grafiche del Quater Vitis Rosso e del Quater Vitis Bianco. Il loro restyling ha l’obiettivo di mettere ancor di più in primo piano l’origine siciliana di questi vini. In ognuna delle bottiglie, che si distinguono per l’essenzialità degli elementi grafici, sono rappresentate in maniera stilizzata le uve che le compongono per rimarcare sempre di più la loro autentica anima siciliana. Il Quater Vitis Rosso e il Quater VitisBianco sono infatti due super autoctoni che racchiudono il meglio dei vitigni siciliani in un bicchiere. Entrambi, sono l’unione di quattro varietà a bacca rossa (Nero d’Avola, Perricone, Nerello Cappuccio e Frappato) e altrettante a bacca bianca (Catarratto, Grillo, Zibibbo e Carricante) che nascono, in sintesi perfetta, con uve provenienti da due contesti distinti: la tenuta di Pianoro Cuddìa, nell’agro di Trapani, e la tenuta di Cavanera, nel versante nord est dell’Etna.
“Saremo presenti al Vinitaly – conclude Federico Lombardo di Monte Iato – con tutte le produzioni delle nostre tenute, sei differenti terroir di un mosaico prezioso per l’intero patrimonio vitivinicolo siciliano. Grazie al nuovo sito web, che presentiamo in anteprima qui a Verona, vogliamo essere ancora più vicini ai nostri consumatori con informazioni ancora più dettagliate e aggiornate. Nelle pagine del nostro seguitissimo blog – Storie di Firriato – inoltre, continueremo a raccontare la vita nel vigneto e in cantina, attraverso gli elementi distintivi del nostro stile produttivo, che ha sempre messo al primo posto il rispetto del territorio e dell’ambiente”.
Ma sono tanti i motivi per visitare Firriato a questo Vinitaly. Ritorna, dopo il successo dello scorso anno il concorso “Vivi la Wine Experience con Firriato a Favignana” pensato dall’azienda proprio per mantenere sempre di più quel filo diretto con i winelovers e gli amanti del bere bene. Tutti gli appassionati potranno rilasciare i propri dati presso lo stand dell’azienda a Verona, oppure, entro il 16 aprile, cliccando sull’apposito banner inserito nel sito internet di Firriato. Alla fine del mese di maggio saranno sorteggiati, tra tutti gli iscritti due persone che vinceranno un soggiorno presso uno degli appartamenti della tenuta Calamoni nell’isola di Favignana, dal 5 all’11 giugno, comprensivo di visita guidata del vigneto delle Egadi, della Cantina Firriato a Paceco e la degustazione di una selezione dei vini dell’azienda.» red
6 aprile 2017
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