“La vera anima del mondo, fratellanza e riconciliazione, tutto in un bicchiere di vino, all’Opac”. Con queste parole l’ambasciatore italiano nei Paesi Bassi, Francesco Azzarello, ha presentato un evento molto speciale, che si è tenuto il 3 marzo: un brindisi col “Vino della pace” e una mostra dedicata alla “Vigna del Mondo” presso la sede dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, insignita nel 2013 del premio Nobel per la pace.
“I 190 Stati membri dell’Organizzazione e il direttore generale Ahmet Uzumcu – ha spiegato l’ambasciatore – ‘vivranno’ questo eccezionale vino; non solo assaggiandolo, ma ripercorrendo la sua storia attraverso la mostra di bottiglie ed etichette originali, frutto del contributo di grandi artisti ed intellettuali di fama mondiale”. L’esposizione ripercorrerà la storia dei 40 anni del “Vino della pace” e della “Vigna del Mondo”, che raccoglie oltre 600 vitigni provenienti da ogni continente, piantati a Cormons a partire dal 1985.
A questo proposito, saranno esposte le bottiglie di tutte le annate e alcune etichette originali. La loro particolarità è che sono state create e disegnate da artisti e poeti di tutto il mondo: da Botero a Pomodoro, da Folon a Dario Fo, da Nagasawa a Corner. Per il “Vino della Pace”, l’appuntamento all’Aja non è un debutto in quanto lo scorso agosto era già stato protagonista in occasione delle celebrazioni per il centenario del Palazzo della Pace. L’ambasciatore Azzarello per l’occasione aveva consegnato al re Guglielmo-Alessandro una bottiglia e il “Vino della Pace” è stato offerto dal governo italiano alla colazione ufficiale al termine della cerimonia, a cui ha partecipato –tra gli altri – il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. » red
4 marzo 2014
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