Di uomini di cibo e diVino: mostra fotografica di Salvo Mancuso

Da alcuni anni, le cucine dei migliori ristoranti gourmet e gli eventi enogastronomici, che si svolgono in ogni dove, sono infestati da un intruso.
Uno strano personaggio, armato di macchina fotografica, spesso in giacca da chef, che cerca di immortalare il backstage degli eventi e la preparazione di deliziosi manicaretti.
Si tratta di un intruso: non è né uno chef, spesso è stato scoperto occupato a mangiare piuttosto che a cucinare e a bere piuttosto che a fotografare, d’altronde non è neanche un fotografo. C’è chi sostiene, tra cui lui, che sia un bancario. Ma pochi e sbiaditi sono i ricordi di chi lo ha visto dentro una banca, per svolgere un lavoro. Il suo profilo Facebook rivela che la sua professione è Direttore Artistico presso una nota banca.
Il traballante sistema bancario italiano e i numerosi scandali, da Banca Etruria e Monte dei Paschi, pare gli abbiano suggerito di trovare un nuovo mestiere. Ed è cosi che Salvo Mancuso, questo il nome dell’intruso, ha iniziato a fotografare. Ed ha cominciato dalle cose che più lo appassionano: i volti di chef, cuochi, uomini e donne del cibo e del vino.
Salvo Mancuso svela così la sua “capacità di cogliere, con i suoi scatti, le molteplici sfaccettature del quotidiano. Il suo obiettivo sensibile, veloce e deciso riesce ad immortalare attimi di una realtà profonda e sempre in movimento quale quella del mondo enogastronomico”.
Una antologia dei suoi lavori, stampate nel “suo formato” 10×10, formano la sua mostra personale “Di uomini di cibo e diVino” con la quale, da appassionato osservatore della realtà, narra “con la complicità del suo sguardo ironico e del suo contagioso sorriso, della gioia di vivere che permea il mondo dell’enogastronomia”.
Numerosi i volti di grandi protagonisti dell’enogastronomia fotografati da Mancuso: da Davide Scabin a Tony Lo Coco; da Gennaro Esposito a Pino Cuttaia; da Heinz Beck a Franesca Planeta; da Diego Cusumano a Peter Wiegner.
La mostra, tutta da gustare, è ospitata da Bocum Palermo fino al 23 gennaio. » Francesco Lauricella
17 dicembre 2016