“Servono subito 3,9 miliardi di euro per pagare i conti dell’anno in corso. Adesso il Consiglio non può più tirarsi indietro, i tempi stringono”. Così Giovanni La Via, capo delegazione italiana del Ppe al Parlamento europeo, a margine dell’incontro interistituzionale tra i parlamentari della commissione Bilanci dell’eurocamera, il commissario europeo al Bilancio e alla programmazione finanziaria, Janusz Lewandowski e la presidenza di turno lituana.
Durante l’incontro si è discusso del bilancio europeo del prossimo anno e, soprattutto, della corretta implementazione di quello in corso. Ma non solo, la quadratura del cerchio sui conti europei annuali, ricorda La Via “è fondamentale anche in vista della definitiva approvazione del quadro finanziario pluriennale che coprirà il settennio 2014-2020”.
Il Consiglio, che riunisce i governi degli Stati membri dell’Ue, tira la corda sul rispetto degli impegni assunti. “Già nel mese di aprile –sottolinea La Via- sapevamo che ci sarebbe stato bisogno di circa 4 miliardi per pagare i conti in sospeso quest’anno. Allora ci sentimmo rispondere dal Consiglio che il Commissario avrebbe dovuto fare nuovamente i compiti. Ebbene, li abbiamo rifatti e la cifra è rimasta la stessa. Se non onoriamo gli impegni presi –prosegue l’eurodeputato- avremo un serio problema di credibilità”.
Il capo delegazione Ppe tiene a sottolineare che il Parlamento europeo si è “più volte speso sul problema dei crediti non pagati” una sorta di “clausola di credibilità il cui rispetto è importante per le prospettive dell’Unione”.
La Via ha concluso ricordando che “sbloccare l’empasse sui conti è quanto mai necessario per rilanciare l’azione economica e politica europea”. (red)
26 settembre 2013
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