La scelta di Pierferdinando Casini di ritornare nel centrodestra di Berlusconi e Alfano si preannunica come un vero e proprio terremoto. Non solo nell’Udc, dove in parecchi non avrebbero digerito tale scelta ma un po’ intutti gli schieramenti e, soprattutto, nei livelli locali. Sarebbero molti i territori pronti a rivendicare autonomia rispetto alle scelte nazionali. Non certo nella Sicilia di D’Alia.
Proprio qui potrebbero esserci le conseguenze più rilevanti. Il Pd siciliano ha fatto sapere che metterebbe in discussione la maggioranza che sostiene il Governo Crocetta il minuto dopo che l”Udc sancisse nuove alleanza stabili con il centrodestra.
“Negli anni passati la politica del centrodestra ha prodotto in Sicilia danni profondissimi le cui conseguenze emergono oggi in tutta la loro gravità. L’alleanza fra Pd e Udc alle scorse regionali era fondata proprio sulla volontà comune di voltare pagina: è evidente che se a Roma si sancissero nuove alleanze stabili che vanno nella direzione opposta al nostro progetto, un minuto dopo il Pd siciliano aprirebbe un ragionamento sulla maggioranza che sostiene il governo regionale”. Lo dice Baldo Gucciardi, presidente del gruppo Pd all’Ars. » red
4 febbraio 2014
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