“Tra la notte e il cuore”, una lettura da maneggiare con cura!

Il romanzo d’esordio di Julie Kibler, “Tra la notte e il cuore” è davvero un esordio brillante, uno di quei libri che, una volta conclusi, li si chiude pensando “chissà quando scriverà il prossimo!”.
La storia narrata in questo libro è una storia inventata, ma talmente realistica e d’impatto, che non ci stupirebbe sapere che, in fondo in fondo, i protagonisti sono tutt’altro che fittizi.
Lo stile della narrazione è agile, scorrevole e colloquiale, al punto che si pensa di essere in viaggio anche noi con le due protagoniste principali, sulle strade degli Stati Uniti, cercando di ricucire la trama strappata di netto e usurata dal tempo di quel che è stata una intricata vita trascorsa in bilico tra quel che era socialmente accettabile e quello che il cuore avrebbe potuto seguire.
Il problema del razzismo è talmente radicato nella società americana che parlarne potrebbe sembrare superfluo o scontato, ma il modo in cui Julie Kibler affronta questo confronto tra la situazione attuale e quella che i nostri avi vivevano quotidianamente è incredibilmente acuto e per nulla banale.
Una lettura coinvolgente e a tratti straziante, violenta quel tanto che basta per commuovere e conquistare, facendo quasi pensare di essere amici in prima persona con quei nomi scritti sulle pagine del libro, che ci accompagneranno mano per mano nel corso dei capitoli.
Un libro consigliato, sicuramente, specie a chi sa apprezzare storie intricate che riescono a sciogliersi dolorosamente quando ormai è troppo tardi, donando comunque un barlume di speranza e fiducia a chi saprà trarne insegnamento. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
28 ottobre 2014