E’ stata inaugurata sabato 16 luglio 2016 alla RizzutoGallery (Palermo) «Sosta», mostra collettiva che scaturisce dall’incontro e la conversazione a più riprese avvenuta tra Giovanni Rizzuto e Antonio Catelani a Palermo nel settembre 2015, circa le impressioni sul luogo maturate da quest’ultimo durante alcune settimane di soggiorno in Sicilia. La RizzutoGallery vuole oggi raccogliere queste sensazioni sotto forma di immagini.
La mostra coinvolge dieci artisti – Øystein Aasan, Giuseppe Adamo, Antonio Catelani, Francesco De Grandi, Daniela De Lorenzo, Claudio Gobbi, Gianfranco Maranto, Toni Romanelli, Rainer Splitt, Francesco Surdi – ed è composta di opere prevalentemente pittoriche e fotografiche, ma non solo. Resterà visitabile fino al 28 agosto.
Ciò che c’è di sedimentato negli occhi di chi vive un territorio si rinnova attraverso lo sguardo e il vaglio di chi viaggia, di chi vi giunge con un percorso differente e ha diversa inclinazione nel guardare. Se poi si è in un’isola, che possiede una propria geografia assoluta poiché circondata dal mare, si è in una condizione particolare di risonanza e magnetismo che attrae pensieri e forma immagini.
La mostra si genera pertanto spontaneamente, attraverso associazioni mnemoniche e visive, grazie ad un discorrere pacato; una cosa rinvia ad un’altra cosa e un nome ne evoca altri: suggestioni generate dal luogo, dagli incontri avvenuti e da quelli attesi e inevasi.
«Sosta» è come una pausa di interpunzione nel continuum della scrittura, è altresì un luogo di ristoro, ombroso come un giardino, dove il fare si riduce ad un minimo sufficiente e vantaggioso; al moto si sostituisce lo stare in luogo, il radicarsi in una profondità insondabile che si rivelerà in superficie nelle differenze, com’è per le piante che si distinguono per specie e varietà ma tutte facenti parte della stessanatura naturante.
Ai dieci artisti coinvolti nel progetto è stato chiesto di presentare opere legate alla natura e ai suoi ritmi, non mimesi della natura ma attinenza e intima somiglianza con essa per adesione e partecipazione alla stessa forza germinativa; quindi intermittenze, cromaticità che si susseguono e forme organiche che si alternano, in un germogliare spontaneo e ritmato di singoli lemmi, tutti assieme intonanti un discorso. » red
2 agosto 2016
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