Sicilia, quando il cocktail è da gourmet: 6 indirizzi da non perdere

Quella per i cocktail sembra essere la passione del momento di molti chef. Cresce sempre più il numero dei ristoranti gourmet che hanno inserito una carta di miscelati e distillati, con cui aprire o concludere degnamente un menu degustazione.
Sono parecchi gli chef che si si cimentano con l’arte della mixology, cercando di portare nel bicchiere profumi e sapori che solitamente sono relegati ai piatti, dolci o salati.

“Portare il territorio dentro un piatto è sempre una bella sfida. Ma distillarlo e metterlo dentro a un bicchiere potrebbe sembrare quasi un’ambizione visionaria”. Così Accursio Craparo, spiega perché ha introdotto la carta dei cocktail nel suo Accursio Ristorante di Modica.
“Ho sempre pensato – continua Craparo – a ciò che sta nel bicchiere come il prolungamento, il completamento, in alcuni casi, di ciò che metto nel piatto. Un modo per ripulire le papille gustative, ma anche per prepararle a ciò che verrà dopo. Una via per stuzzicarle sulle note dell’intuizione del sapore senza dargli una forma”.
Fra i cocktail che si possono assaggiare al suo ristorante il Raviolo Liquido: un Bloody Mary che diventa una dedica alla tavola delle nonne reinterpretandola in versione drink.
Il Martini diventa Casareccio fatto grazie liquore alla salamoia e olive e servito alla maniera del Gin&French, cioè con ghiaccio in tumbler basso.
Per ogni cocktail lo chef promette un viaggio: attraverso il meglio dei liquori, dei distillati, ma anche nella memoria e nell’ispirazione che la suggestione è capace di creare quando si maneggiano ricordi e desideri allo stesso momento.
Il Signum di Salina ha recentemente dato vita sulla terrazza con vista mozzafiato al Bar Eoliano, per dare giusta collocazione all’estro del talentuoso Raffaele Caruso, che delizia gli ospiti dell’hotel Signum con cocktail su misura, creati per assecondare le esigenze ed i gusti degli ospiti.
Piccole opere originali realizzate con le erbe aromatiche e i frutti di cui è ricco il giardino, che racchiudono tutti i profumi e i colori della natura circostante: da quelli a base di nespola e fiori di sambuco a quelli più speziati o agrumati; a quelli con infusi di cappero e con ricette che seguono la stagionalità. La carta del bar presenta numerose referenze di gin (comprese ben quattro referenze made in Italy) e di acqua tonica, per gli appassionati del long drink del momento; numerose referenze di vodka e tutto quanto di meglio ci si può aspettare di trovare in un hotel di gran lusso e prestigio come il Signum. C’è modo migliore che assaporare il tramonto, sorseggiando un cocktail, prima di iniziare una cena nel risotrante stellato della giovane Martina Caruso?
Se, invece, volete rivivere le atmosfere del Grand Tour in Sicilia e riassaporare i profumi della Perla dello Jonio che da secoli strega scrittori, artisti e reali, la tappa d’obbligo per gli appassionati di mixology è il San Domenico Palace Hotel di Taormina. La vista mozzafiato è il giusto completamento per una carta che offre i cocktail classici realizzati, con rara maestria e con una cura estrema dei particolari.
Martini, Daiquiri, Manhattan, Cosmopolitan avrete solo l’imbarazzo della scelta, coì come nello scegliere il distillato, dal gin alla vodka con cui realizzare il vostro long drink preferito.
Se volete conoscere la versione autentica di cocktail che sono stati storpiati da mani inesperte e volete rivivere l’atmosfera dei luoghi in cui sono stati concepiti non esitate a sedervi a questo tavolo, sarà il modo migliore per iniziare una cena al Principe Cerami, guidato dal bistellato Massimo Mantarro.
“Il piacere dello stare insieme nasce ancor prima di mettersi a tavola, già durante il rito dell’aperitivo”. Cosi lo chef due stelle Michelin Ciccio Sultano, spiega la sua passione mai nascosta per i cocktail.
Un momento di piacere e relax che a I Banchi a Ragusa Ibla viene proposto con il menu dei cocktail ideato insieme allo chef Giuseppe Cannistrà.
Alla base di ciascuna bevanda sono stati scelti ingredienti selezionati con cura per esaltare le produzioni del territorio ibleo. Ma è al ristorante Duomo che Sultano propone le scelte più ardite: qui per tutta l’esatte 2016 sarà servito, solo su richiesta, il Mojito Fico: il cocktail della passione.
“Un cocktail mi deve regalare nell’immediato un brivido che mi percorre lungo la schiena. Mi piace sorseggiare una bevanda che riesca a mettere in subbuglio le papille gustative e a consentire di apprezzare i piatti a cui viene abbinato”.
Ingrediente principe di questo cocktail i fichi, “raccolti dal sous chef Marco Corallo, nel giardino di casa sua” il miscelato è a base di Amara, rum bianco Diplomatico e gassosa dell’azienda Polara.
“La presenza dei fichi – spiega Sultano – ricorda l’aroma che sprigiona la maracuja, il frutto a forma di bacca rotonda tipico dell’America tropicale. Meglio conosciuto come frutto della passione. Ogni sua componente fa esplodere la sicilianità che questo cocktail incorpora”.
Sia che vogliate riscoprire i grandi classici, assaggiare il cocktail del momento o farvi cerare un cocktail su misura per voi, non esitate a chiedere la carta dei cocktail prima di iniziare una cena gourmet, andrete incontro ad un’esperienza di gusto senza precedenti.
Infine, alla Vucciria, nel cuore di Palermo, Bocum: un locale in cui immergersi nell’arte della mixology, un progetto per sperimentare un nuovo modo di accogliere, di creare esperienze gustative, di proporre il contatto con la bellezza.
Bocum non è solo bere: particolare attenzione viene data alla proposta culinaria, anch’essa frutto di sapiente ricerca ed audace sperimentazione affidata allo chef Gioacchino Gaglio. Accanto ai sapori tipici, netti e decisi della cucina mediterranea i sapori internazionali ideati dal bartender Gianluca Di Giorgio. Sia che vogliate riscoprire i grandi classici, assaggiare il cocktail del momento o farvi cerare un cocktail su misura per voi, non esitate a chiedere la
carta dei cocktail prima di iniziare una cena gourmet, andrete incontro ad un’esperienza di gusto senza precedenti.
» red
10 agosto 2016