Quando ho iniziato a leggere i libri di Cassandra Clare, la scorsa estate, non avrei mai immaginato che sarei finita a rincorrere i dilazionati arrivi estivi per riuscire a leggere le avventure urban fantasy dell’ennesima saga che stava spopolando tra i più giovani.
Ho iniziato scommettendo con me stessa che non mi sarebbe piaciuto, che avrei letto solo il primo libro per poter andare a vedere il film con spirito ancora più critico… e invece è finita che mi sono letta tutti i libri della saga uno dietro l’altro, attendendo con impazienza l’ultimo libro, “Città del fuoco celeste“, uscito a luglio, senza nemmeno aver visto ancora il film tratto dal primo libro, perché so già che non mi piacerà (ma lo guarderò, me lo sono ripromesso).
Su Wikipedia la definizione di questa saga è più asciutta che mai: “Shadowhunters (The Mortal Instruments) è una saga di romanzi urban fantasy, scritta da Cassandra Clare e ambientata a New York.”.
Nell’arco dei sei libri di cui si compone la saga (Città di ossa; Città di cenere; Città di vetro; Città degli angeli caduti; Città delle anime perdute e Città del fuoco celeste) si può trovare davvero qualsiasi situazione vi venga in mente, narrata con quel pizzico di brio e originalità che ha reso questa saga una delle più amate degli ultimi anni in tutto il mondo. Elementi di tradizioni ancestrali si fondono con caratteristiche tipiche delle religioni più disparate, insieme a quel pizzico di dettagli epici e fantastici che rendono il tutto molto più intrigante per chi, come la sottoscritta, non vedeva l’ora arrivasse l’ora di epica, a scuola.
Nell’ultimo libro, ovviamente, c’è l’apertura per quella che sarà la prossima avventura degli Shadowhunters: come ogni saga che si rispetti si sa quando sia iniziata, ma non quando finirà.
Per quello che ha significato la saga degli Shadowhunters fino ad ora posso dirvi che vale la pena darle un’opportunità: è un fenomeno di massa dei teenager, quello è vero, ma sono numerosissimi gli “adulti” che si sono ritrovati catapultati nel mondo degli Shadowhunters, abitato da stregoni, vampiri, licantropi, esseri fatati, demoni e chi più ne ha, più ne metta.
Quello che affascina e che rende diversa questa saga dalle innumerevoli produzioni che riempiono gli scaffali “Fantasy” delle librerie è proprio il modo in cui tutti questi personaggi si relazionano e, soprattutto, tutte le leggende legate agli Angeli, che regolano i rapporti tra specie e abitanti delle diverse dimensioni. La narrazione è snella, senza troppi fronzoli e, soprattutto, molto attuale, al punto che siamo portati a pensare ai personaggi come a dei veri e propri compagni di avventure.
“Si dice che i Nephilim siano i figli degli uomini e degli angeli. Tutto ciò che ci ha lasciato questa discendenza dagli angeli è una maggiore altezza da cui precipitare quando cadiamo.” » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
5 settembre 2014
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