MUSICA – Non potete essere sfuggiti ad uno dei “quasi-tormentoni” estivi: “Geronimo” è terza in classifica nella classifica Earone, delle canzoni più passate dalle radio italiane.
Se non doveste aver capito di quale canzone stiamo parlando (non ascoltate la radio, abbiamo capito!) eccovi il video.
Questi sei ragazzi australiani tra i 20 e i 26 anni hanno le idee molto chiare e un passato singolare alle spalle. Tre di loro sono fratelli (George, Amy ed Emma Sheppard, appunto) e gli altri tre sono musicisti/amici (Jay Bovino, Michael Butler e Dean Gordon) che si sono inseriti in quella che può sembrare, sotto molti punti di vista, una piccola azienda a conduzione familiare. I tre fratelli, cresciuti in Papua Guinea, sono stati assecondati dai genitori che li hanno sostenuti in questo cammino verso la fama (la mamma, Linda, è seduta poco distante da Emma, durante la round table a cui abbiamo preso parte a Milano, negli uffici della Universal) e adesso si ritrovano a girare l’Europa promuovendo il loro album “Bombs Away” (in uscita il 26 ottobre in Italia, qualche giorno prima della data italiana al Tunnel di Milano del 12 novembre) che, trascinato dal successo travolgente di “Geronimo”, è atteso con impazienza.
“Béh, diciamo che il merito non è solamente della canzone in sé per sé, ma anche di tutto il lavoro che è stato fatto di nazione in nazione, ovviamente. Abbiamo avuto buoni feedback da persone in giro per il mondo che hanno ascoltato la nostra canzone e ci sono state persone che hanno creduto in noi, anche se essere conosciuti adeguatamente fuori dalla propria terra è sempre più difficile. A quanto pare l’Italia pare apprezzare molto Geronimo, il che ci rende felicissimi, visto che è stata la prima nazione aldilà dell’Australia dove abbiamo avuto così tanto successo.”
Le tracce di “Bombs Away” sono state scritte per cercare di risollevare l’umore di chi, giorno dopo giorno, si trova a combattere battaglie quotidiane che arrivano a togliere il sorriso (nell’album i titoli lasciano poco spazio ai dubbi: da “Smile” a “The Best Is Yet To Come”: “Più che altro diciamo che ci rivolgiamo ai cosiddetti “underdogs”: più che scrivere di canzoni in cui parliamo dell’essere tristi e sentirsi giù, parliamo di come ci abbiano buttato giù, ma di come torneremo ad essere più forti e grintosi di prima, facendo vedere a tutti di che pasta siamo fatti! Tendenzialmente scriviamo di esperienze personali, cercando di analizzare le situazioni che abbiamo vissuto da diverse angolazioni per dare la nostra testimonianza di come se ne può uscire a testa alta! …è bellissimo ricevere testimonianza di come la tua musica riesca a toccare un così vasto pubblico, così eterogeneo e diversificato! “Geronimo”, per esempio, è sulle stazioni radio spiccatamente rock, come su quelle pop o su quelle per le persone anziane… insomma, la nostra è musica che tutti quanti possono ascoltare facilmente: è fresca, è giocosa, è ricca di sound, cattura l’attenzione!”
Importantissimo il ruolo svolto, per loro, da social quali Twitter e Facebook, attraverso i quali ricevono feedback sulle loro tracce, sulla loro attitudine e sul loro stile: nonostante siano ai “primi cinguettii” per quello che riguarda Twitter, hanno ben chiaro lo spirito con cui interagire con i fans (e non con i troll, sia ben chiaro!): “Ci vuole poco per rendere felice qualcuno che ti scrive che la tua musica lo ha fatto sentire bene: una risposta significa entrare in contatto, arrivare ad essere ancora più vicino a quella persona che ti sta rendendo “qualcuno”. Quando poi vedi quei nickname prendere vita e presentarsi ai tuoi concerti allora capisci che le cose stanno davvero funzionando.”
Insomma, una band da non farsi sfuggire e di cui approfondire la conoscenza, lasciandosi coinvolgere dal grido foriero di gesta coraggiose che ha conquistato le radio italiane, insieme alle nostre orecchie, al nostro piede che tiene il ritmo e al nostro cuore che non se ne lascia sfuggire un beat! » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
12 settembre 2014
Comments are closed.