Sant’Agata al Borghetto, incontri e fotografie d’autore

Sant’Agata al Borghetto, incontri e fotografie d’autore

Domani sabato 1 e da lunedì 3 febbraio, sala Agorà – Piazza Europa Catania
CATANIA – Mentre la città si prepara a celebrare Sant’Agata, uno degli eventi più attesi di tutto l’anno, cresce il fermento di devoti e appassionati che rivolgono un’attenzione particolare alla ricca serie di eventi che rendono omaggio alla Santa Patrona della città.
Seguendo questo spirito, per l’intera settimana delle festività, il Borghetto Europa aprirà le porte della sua Agorà, proponendo al pubblico due importanti iniziative: domani (1 febbraio) alle ore 17, l’Archeoclub Catania – presieduto da Giusi Liuzzo – presenterà una suggestiva proiezione proponendo un viaggio per immagini dedicate alle reliquie e al mezzo busto della Santa, alla tradizione della candelore e della festa, illustrandone gli aspetti più salienti e aneddoti, tramandati nei secoli.
Lunedì 3 febbraio sarà la volta della mostra “S. Agata, tra fede folklore e tradizione”, organizzata dall’Acaf (Associazione catanese amatori fotografia), frutto della collaborazione tra arte e urban life che vede gli spazi del Borghetto in perfetta sinergia con iniziative a carattere culturale e contemporaneo. Domenica 2 si concluderà la mostra “Paesaggio subìto” – che ha registrato una grande affluenza di pubblico nel corso della settimana – passando il testimone all’esposizione su Sant’Agata, visitabile da lunedì mattina fino a domenica 9 febbraio, tutto il giorno con ingresso gratuito.
Ventisei gli autori in mostra, per una selezione di fotografie “tutte impregnate dal desiderio di scoprirne la radice di una secolare devozione che nasce quando si è bambini e ci accompagna anche in punto di morte – commenta Pippo Pappalardo dell’Acaf – Se guarderete con l’occhio del turista estraneo e non coinvolto, allora, noterete il sapiente atteggiamento del cronista capace di usare la rappresentazione fotografica per annotare i tempi e gli spazi del rito e del peregrinare. Se guarderete con “occhio devoto” vi accorgerete che ogni fotografia è una finestra dalla quale potrete affacciarvi per raccogliere quelle grida, quei profumi, quei suoni che, se siete catanesi, vi accompagnano da quando siete bambino e che, puntualmente, vi attendono ogni anno” . » red
31 gennaio 2014

 

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