L’allarme degli scienziati dell’Ipcc sulle mutazioni climatiche dovute ai gas-serra ed al global-warming trovano una prima risposta nella politica di carbon-neutrality avviata da Santa Margherita per il suo vino icona: il Pinot Grigio.
Dopo aver avviato numerose azioni per una sempre più vasta sostenibilità Santa Margherita annuncia a Vinitaly la realizzazione del più vasto programma certificato di “carbon neutrality” mai compiuto da una Cantina italiana: dal primo aprile, tutte le bottiglie di Pinot Grigio distribuite in Canada – quasi 1,5 milioni di bottiglie all’anno – sono certificate carbon neutral, grazie all’analisi di un istituto straniero di alta reputazione (Carbonzero).
Tutte le emissioni di CO2 sono state “azzerate” attraverso interventi diretti nel ciclo di produzione e riduzioni reali di emissioni in compensazione, attraverso carbon-offsets.Un risultato importante a cui si è arrivati attraverso un lungo percorso. Innanzitutto si è partiti dal calcolo dell’impronta carbonica dell’intero ciclo produttivo del Pinot Grigio destinato al Canada, sia come valore assoluto sia come “impatto” di ogni singola bottiglia. Questo calcolo è stato realizzato e certificato utilizzando il Life Cycle Analysis che misura la quantità di CO2 rilasciata in atmosfera. Sono state quindi individuate le azioni possibili da attuare immediatamente per gestirne la riduzione e, infine, sono stati indicati gli offsets acquistabili per quella parte di emissioni di CO2 che non può essere abbattuta all’interno del ciclo aziendale.
Questo processo porta alla “carbon neutrality” ovvero ad una impronta carbonica pari a zero, annullando totalmente l’1,67 kilogrammi CO2 che vengono prodotti per ogni bottiglia di Pinot Grigio destinato al Canada. A titolo di esempio: produrre un chilogrammo di zucchero significa immettere nell’atmosfera 1,31 chili di CO2 mentre l’impronta carbonica di un passeggero sulla tratta ferroviaria Venezia-Roma è pari a 17 chili di CO2.
“Già questo – spiega Ettore Nicoletto, Amministratore Delegato di Santa Margherita Gruppo Vinicolo – ci ha visto in una posizione ottimale per affrontare il complesso delle riduzioni di emissioni. Non si tratta di un’operazione “green-washing”: partiamo dal Canada, ma l’obiettivo è di esportare in tutto il mondo questo modo di produrre vino, anche sul mercato interno”.
I carbon-offsets acquistati da Santa Margherita per compensare immediatamente le emissioni di CO2 non direttamente abbattibili (trasporto e distribuzione, essenzialmente) riguardano specificamente la qualità della vita e la riduzione delle emissioni in Canada attraverso tre strategici interventi:
– Niagara Landfill Gas to Energy Project: questo progetto raccoglie, cattura e recupera gas di scarico originati a Niagara, in sei diverse discariche e li trasforma in una fonte di combustibile per una vicina industria di carta riciclata;
– Food Waste Valorization Project: realizzato dal produttore leader di verdure in scatola e surgelati del Canada, questo progetto evita emissioni di metano valorizzando i residui organici e trasformandoli in prodotti nutrizionali per animali;
– Bison Transport Fuel Efficiency Project: si interviene nella più complessiva strategia di riduzione del consumo del carburante da parte di Bison Transport con l’obiettivo di abbattere le emissioni derivanti dal trasporto dei prodotti. Il trasporto rappresenta una fonte significativa di emissioni di gas serra in Canada: il 28% del totale nel 2011.
Inoltre, durante la promozione di lancio Santa Margherita donerà 50 centesimi del ricavato della vendita di ogni bottiglia di Pinot Grigio a Tree Canada, associazione che provvederà a piantare alberi nei cortili delle scuole, lungo le strade e nei parchi. » red
3 aprile 2014
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