I muffuletti del Venerdì Santo a Licata. RICETTA

I muffuletti del Venerdì Santo a Licata. RICETTA

Il muffulettu rappresenta una delle tante ricette legate alle ricorrenze religiose. In tutta la Sicilia il nome muffulettu indica diverse preparazioni. Il muffulettu viene riportato, in alcuni testi, è una “sorta di focaccia con semi di anice preparata tradizionalmente per la ricorrenza dell’Immacolata”.
E i fedeli promettono di buttare due coffe (ceste) di pane a San Calogero di Agrigento, per Grazia ricevuta.
I muffuletti, a Palermo, erano fra i doni che i morti facevano trovare la mattina del due novembre nelle case. Cunzati con olio d’oliva, acciughe sotto sale, origano e caciocavallo oppure ricotta si consumavano a colazione.
A Canicattì, in provincia di Agrigento, i muffuletti, ancora oggi, vengono consumati nel corso della festa dei “vamparotti”: dei falò che vengono accesi alla vigilia dell’Immacolata.
In gran parte della sicilia il muffuleftu viene preparato in occasione della festa per la Madonna dell’Immacolata e viene farcito con olio, acciughe ed olive, nere.
Il nome Muffulettu o Muffuletta, o pan Buffetto identificava un pane molle e spugnoso. Tanto che Muffulettu è diventato sinonimo di gonfio e molle.
Il termine deriverebbe dal francese mouflette, cioè molle. Fra le varie ricette se ne trovano alcune in cui alla farina vengono aggiunte patate e sugna.
Impossibile trovare un’unica ricetta che identifichi tutte le preparazioni che hanno assunto questo nome. Molto interessante la ricetta realizza a Licata in provincia di Agrigento. Qui è legata a due festività: il Venerdì Santo e il Corpus Domini. Quest’ultima tradizione si è ormai persa, ma rimane quella del Venerdì Santo, molto sentita grazie anche al fatto che riti della Settimana Santa, in particolare nei giorni del Giovedì e del Venerdì Santo, quando viene commemorata la Passione e Morte di Gesù Cristo, sono ancora molto popolari.
I panifici iniziano a sfornare i muffuletti, nel primo pomeriggio, quando la statua raffigurante il corpo di Gesù è stata crocifissa, sul “Calvario”, allestito nella piazza principale della città.
Questa usanza si deve alla Confraternita di San Girolamo, che dal 1500, si occupa di questi riti, a fine processione, per festeggiare la buona riuscita delle rappresentazioni e la fine del digiuno, i confratelli usavano mangiare il muffulettu, Questo uso divenne presto popolare presso tutti i fedeli e in tutta la città. Il muffuletto licatese adesso si consuma principalmente farcito con tonno sott’olio, sarde e olive nere oppure con tonno e pecorino.
Ogni panificio ha una propria ricetta fra le spezie più comuni ci sono il cumino, il pepe, semi di anice, la cannella e sono abbondantemente ricoperti con semi di sesamo.
Il muffulettu del Corpus domini segna la fine del digiuno, ma non essendo ancora conclusa la Quaresima è bandita la carne. Da qualche anno i panettieri licatesi realizzano i muffuletti una volta a settimana, lontano dalla Quaresima viene condito con salsiccia alla griglia e cipolle.
Ma i muffuletti si possono condire come preferite e si possono anche realizzare a casa, e visto che il Venerdì Santo è dietro l’angolo eccovi la nostra ricetta. » Francesco Lauricella
27 marzo 2018



Ingredienti per 16 muffuletti
1 kg farina di grano tenero
1 kg semola rimacinata di grano duro
1,5 l acqua
20 g pepe nero
50 g semi di finocchio
10 g cannella
50 g sale
4 bustine di lievito di birra
100 g sesamo

Procedimento
In un capace recipiente, versate i due tipi di farina setacciati insieme. Mettetene da parte un po’ Aggiungete il pepe, i semi di finocchio, la cannella, il sale e il lievito e mescolate bene.
Riscaldate l’acqua finché non sarà tiepida, ma non bollente. Versatela poco alla volta nel recipiente con la farina e le spezie ed impastate a lungo finché tutta l’acqua non sarà stata assorbita. Continuate ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo che risulterà essere molto morbido e appiccicoso.
Dividete il composto in 4 parti e da ognuna ricavate 4 pezzetti uguali di impasto. Con la farina tenuta da parte, infarinate leggermente ciascun pezzetto al fine di poterlo maneggiare e dargli una forma di pagnotta tonda.

Mettete le pagnotte a lievitare su di un canovaccio infarinato e ponete su ognuna una manciata di sesamo. Lasciate riposare finché il loro volume non sarà raddoppiato.
Spennellate con dell’acqua e versate su ogni panino dei semi di sesamo. Infornate nel forno ben caldo.

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