Lunedì alle 21,30 su RaiTre Report inizia la nuova stagione con un’inchiesta di Bernardo Iovene che è andato a guardare dentro le cucine e “Sotto le stelle”.
L’annuncio dell’inchiesta di Report sta mettendo in subbuglio tutte le cucine del Bel Paese, che si stanno già attrezzando per non perdersi la trasmissione, manco se fosse una finale di Champions League. Gli chef stellati temono venga messo in discussione il fantastico mondo della cucina dove, secondo le anticipazioni di Report, ci sarebbe “in realtà un gioco delle parti e un intreccio promiscuo tra cuochi, fornitori e critici delle più prestigiose guide”.
“Una stella Michelin – hanno spiegato gli autori nel corso della conferenza stampa – cambia la vita a un ristorante e allo chef, ma anche le forchette del Gambero Rosso e i cappelli dell’Espresso possono fare la fortuna di un cuoco, che da quel momento ha la possibilità di partecipare a trasmissioni televisive, eventi culinari nazionali e internazionali, avere sponsor, diventare consulente, docente e fondare scuole”.
“Un indotto che porta soldi e notorietà a pochi e che crea un sogno: soltanto nel 2016 sono stati circa duecentomila i ragazzi che hanno frequentato gli istituti professionali alberghieri, il 21% in più rispetto al 2010. L’altra faccia della medaglia ci mostra un mestiere che non ha tutela sindacale, dove il doppio turno è la regola, e dove la metà dello stipendio è in nero”.
Ma qual è il prezzo che bisogna pagare per conquistare stelle, cappelli e forchette? L’inchiesta di Bernardo Iovene cercherà di rispondere a questa domanda.
Iovene ha incontrato gli chef, tra cui Andrea Berton e Cristina Bowerman; i curatori delle guide Enzo Vizzari e Paolo Marchi e tanti altri del rutilante mondo degli chef.
Gli chef che si sentono – ingiustamente a loro parere – esclusi da questo sistema si stanno già sfregando le mani, in vista di un lunedì sera in cui avranno la loro agognata rivalsa.
Ma anche i giornalisti cominciano ad incrociare le penne e le tastiere sul web. Vincenzo Pagano su Scattidigusto mostra le prime anticipazioni e ne fa un suo racconto personale, non molto gradito ad Enzo Vizzari, curatore della guida Ristoranti L’Espresso, che gli risponde a stretto giro, tacciandolo di “superficialità condita da malafede”.
“Che in questo mondo – spiega Vizzari – ci siano storture che vanno raddrizzate è poco ma sicuro, ma è proprio la caccia alle streghe venata di complottismo che sparge fumo in giro e copre le malefatte reali”.
“Dalla mia – conclude il curatore della guida de L’Espresso – ho l’ingenua e umana convinzione che alla lunga saranno competenza e buona fede a spuntarla. Perfino in questo mondo di cacio sui marchettoni”. » red
25 marzo 2017
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