AGRIGENTO – I democratici della provincia di Agrigento esultano per il successo dei referendum e ne prendono spunto per qualche riflessione.
“La maggioranza degli italiani reclama una politica che affronti i problemi del paese con un moderno spirito riformatore e magari attinga alla serietà, all’allegria, all’impegno, alla competenza e alla determinazione di quanti hanno segnato questa nuova stagione della vita pubblica”. Lo ha dichiarato Emilio Messano, segretario provinciale del Partito Democratico di Agrigento, commentando l’esito dei referendum.
“L’istanza di partecipazione e di protagonismo dei cittadini – prosegue Messana – va ascoltata e il Pd deve cooperare perché possa organizzarsi in proposta politica.
Questo chiedono le famiglie, i lavoratori, gli imprenditori e i giovani agrigentini alle prese con i drammi quotidiani della disoccupazione, della povertà, della marginalità economica e sociale”.
Messana individua nelle primarie lo strumento per dare alla grande mobilitazione civica di queste settimane il modo per influire nel quadro politico.
“Le Primarie – dice – saranno lo strumento a disposizione dei cittadini e dei movimenti che vorranno confrontarsi insieme a noi per disegnare il nuovo modello di governo delle città.
A partire dal capoluogo, dove i fermenti e le mobilitazioni di questi mesi fanno ben sperare sulle energie che arricchiranno la prossima campagna elettorale”.
“La vitalità e la forza del Pd discendono dall’essere aperto alla società e animato da uno spirito di solidarietà interna.
Laddove prevalgano divisioni o posizionamenti autoreferenziali la proposta politica passa in secondo piano e si è destinati alla sconfitta, come testimoniano gli esiti delle elezioni amministrative, da ultimo a Favara e a Canicattì”.
“Il prossimo 25 giugno – annuncia Messana – si terrà l’Assemblea Provinciale del Pd che chiuderà la lunga fase congressuale, completando l’organigramma interno”.
“Compito del nuovo gruppo dirigente – conclude il segretario Pd – sarà quello di rafforzare il partito nei territori, rinnovarlo, aprirlo al contributo dei movimenti che in questi anni si sono battuti insieme a noi, rinsaldare le alleanze con i partiti del centrosinistra e con le altre forze politiche e moderate che vorranno condividere la costruzione di un’alternativa al centrodestra”.
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