Da Marivaux a Goldoni, da Molière alle “voci” di Napoli: un viaggio nella drammaturgia europea e nel teatro napoletano di tradizione e contemporaneo, riletto attraverso uno straordinario vissuto artistico e personale: quello di Toni Servillo. È il ciclo di cinque appuntamenti che Rai Cultura dedica al teatro del grande attore.
Servillo è uno degli attori più noti ed apprezzati dal pubblico, nazionale ed internazionale. Figura di spicco del teatro napoletano, ha alle spalle una carriera più che trentennale sulle scene italiane.
Al suo profilo di uomo di teatro si è da sempre affiancata l’attività di pluripremiato attore cinematografico, diretto, tra gli altri, da Mario Martone e Paolo Sorrentino, con cui ha realizzato, tra gli altri, “La grande bellezza” (2013), pellicola premiata con l’Oscar come miglior film straniero nel 2014.
Il primo appuntamento sarà con un collage di ritagli di oltre 15 anni del “suo” teatro, composto dallo stesso Servillo, da Rasoi di Enzo Moscato a Tartufo di Molière, da Sconcerto di Marcoaldi-Battistelli a vari recital di poesie. Un omaggio alla bellezza disperata e vivissima della città di Napoli da cui l’attore ha preso avvio per poi farvi ritorno.“Bagatelle teatrali”, regia e interpretazione di Toni Servillo, andrà in onda lunedì 16 gennaio alle 22,05 su Rai5, nell’ambito del ciclo a lui dedicato.
Il ciclo che Rai Cultura dedica al teatro del grande attore prosegue con l’opera goldoniana “La trilogia della villeggiatura”, in onda lunedì 23 e lunedì 30 gennaio alle 22,15 su Rai5. A oltre sessant’anni dalla storica regia di Strehler (la Trilogia andò in scena al Piccolo di Milano il 23 novembre 1954), i tre testi “Le smanie per la villeggiatura”, “Le avventure della villeggiatura” e “Il ritorno dalla villeggiatura”, concepiti da Goldoni come un’unica opera, rivivono in un originalissimo allestimento che rappresenta un affresco “a puntate” della società settecentesca. » red
15 gennaio 2017
LE FALSE CONFIDENZE
L’amore ostacolato dall’interesse e soffocato dalla brama di denaro è l’argomento delle False confidenze in cui i personaggi trattano il matrimonio alla stregua di “un titolo zoppicante in una concitata sessione di Wall Street o di Piazza Affari”. Scritta da Marivaux nel 1737, disarmante nella sua attualità, la commedia – nella traduzione di Cesare Garboli – cattura e diverte con dialoghi semplici e limpidi che celano un sottotesto torbido e ambiguo. Dorante, un giovane dall’animo onesto e generoso ma poverissimo, è perdutamente innamorato della ricca vedova Araminte, promessa ad un conte. Dubois,ex servo di Dorante ora alle dipendenze della donna, decide di aiutare il precedente padrone e dapprima lo fa assumere dalla ricca vedova come segretario, poi, con una serie di stratagemmi, inganni e giochi psicologici, accende l’attrazione l’interesse della donna nei confronti del giovane spasimante. Il piano riesce talmente bene che Araminte finisce per innamorarsi di Dorante, mandare all’aria il suo matrimonio con il conte attirandosi le ire della madre e promettere al suo uomo di renderlo ricco e felice. Con questo spettacolo prosegue la ricerca di Toni Servillo attraverso testi teatrali che mostrano uomini colti nell’intimità della propria vita familiare, nel ruolo di inconsapevoli simulacri della profonda rivoluzione sociale in atto nel momento storico descritto dall’azione.
Regia Toni Servillo con Toni Servillo, Anna Bonaiuto, Andrea Renzi, Gigio Morra, Betti Pedrazzi, Salvatore Cantalupo, Toni Servillo, Monica Nappo, Francesco Silvestri, Francesco Paglini
LA TRILOGIA DELLA VILLEGGIATURA
Ad oltre sessant’anni dalla regia di Strehler (la Trilogia andò in scena al Piccolo di Milano il 23 novembre 1954), i tre testi Le smanie per la villeggiatura, Le avventure della villeggiatura e Il ritorno dalla villeggiatura, concepiti da Goldoni come un’unica opera, rivivono in uno stesso spettacolo con un originalissimo allestimento che rappresenta un affresco “a puntate” della società settecentesca. Tra i massimi capolavori della maturità goldoniana, La trilogia della villeggiatura è anche una macchina teatrale di eccezionale ampiezza e complessità. Toni Servillo affronta Goldoni e lo confronta con Eduardo De Filippo, autore molto caro e a lungo frequentato dal regista campano. Tanto Goldoni quanto Eduardo pongono al centro della propria esperienza teatrale l’indagine spietata dell’uomo, le cui manchevolezze e miserie costituiscono il tessuto di una classe da sempre latitante nel nostro paese, la borghesia. LaTrilogia racconta una vacanza dalla vita che si rivela essere nient’altro che il contenitore di tutto l’orrore, le noie e le isterie della vita stessa.
Regia di Toni Servillo con Toni Servillo, Andrea Renzi, Francesco Paglino, Rocco Giordano, Eva Cambiale, Paolo Graziosi, Tommaso Ragno, Anna Della Rosa, Chiara Baffi, Gigio Morra, Salvatore Cantalupo, Fiorenzo Madonna, Alessandro Errico, Betti Pedrazzi, Mariella Lo Sardo, Giulia Pica, Marco D’Amore
SABATO DOMENICA E LUNEDÌ
La commedia di Eduardo De Filippo, scritta nel 1959, viene riproposta nella versione curata da Toni Servillo nelle vesti di regista teatrale e interprete affiancato da una superba Anna Bonaiuto. Ambientata in una Napoli non più affamata del primo dopoguerra, ma in quella borghese ormai alla vigilia del boom economico, in essa vengono rappresentati tre giorni di tragicommedia domestica che ha per protagonista una grande famiglia in cui convivono tre diverse generazioni. Un banale ragù è al centro del dramma: eppure su questo fragile pretesto Eduardo ha costruito una tragedia dell’incomprensione e della paura della solitudine, delle verità celate e dei terremoti emotivi che sconvolgono in profondità l’esistenza. Lo spettacolo è stato registrato nel 2004 al Teatro Mercadante di Napoli con la regia televisiva di Paolo Sorrentino.
Regia di Paolo Sorrentino con Toni Servillo e Anna Bonaiuto
SERVILLO LEGGE NAPOLI
Napoli, città dai mille volti e dalle mille contraddizioni nella quale da sempre convivono vitalità e disperazione, prende vita nella voce di Toni Servillo. Un viaggio nelle parole di Napoli, attraverso i testi di Salvatore Di Giacomo, Eduardo de Filippo, Ferdinando Russo, Raffaele Viviani, Mimmo Borrelli, Enzo Moscato, Maurizio De Giovanni, Giuseppe Montesano, Antonio De Curtis, Michele Sovente. Ne emerge una fuga dalle icone più obsolete della napoletanità ed insieme un bisogno perentorio di non rinunciare ad una identità sedimentata da quattro secoli di poesia.
Regia ed interpretazione di Toni Servillo.
Comments are closed.