I Quaderni di Archestrato Calcentero, edito da Bonfirraro, è un interessante volume di Marco Blanco che, dopo un lungo lavoro di ricerca, ha dato alla luce un trattato a metà strada fra l’archeologia enogastornomica e l’antropologia culturale.
Il titolo è l’unica concessione goliardica di un libro per il resto serio, che non tracima mai nel serioso.
Archestrato di Gela, è un poeta vissuto nella seconda metà del IV secolo a.C., considerato un precursore di Epicuro, fu autore di un poemetto intitolato Gastronomia, conosciuto anche come Poema del buongustaio, considerata la prima guida gastronomica siciliana.
Calcentero “viscere di bronzo” è il soprannome che fu appioppato a Didimo, vissuto tra il 44 ed il 10 d.C. tra Alessandria e Roma, grazie alla sua attività di infaticabile compilatore.
A parte questo pseudonimo, i “Quaderni di Archestrato Calcentero” raccontano, con straordinaria ricchezza di fonti, alcuni aspetti della cucina siciliana aristocratica e conventuale seguendo l’evoluzione di alcune celebri ricette e l’utilizzo di molti ingredienti presenti nelle cucine isolane sin dal XVII secolo.
Una monografia di carattere storico con un passo narrativo che pur rimanendo nel solco del rigore scientifico riesce ad incuriosire e a coinvolgere ogni lettore, sfatando numerosi miti e leggende che avvolgono la storia gastronomica dell’Isola.
Sono decine i ricettari antichi, archivi di Stato e archivi privati consultati: diventati formidabili luoghi di scoperte, centinaia di libri d’esito di monasteri, conventi e repertori specialistici sfogliati pazientemente per cercare di portare alla luce le fonti che documentino la nascita di ricette la cui paternità è contesa da molti.
La caponata, i frutti di Martorana dove sono stati inventati? Molte questioni rimangono inevase ma vengono smentite tante storie folcloristiche prima d’ora mai verificate. Ma si dirà arancina o arancino? Comunque la pensiate sappaite che quando sono nate erano dolci. Se quste domande vi assillano non potrete far a meno di leggere l’opera di Blanco. Un saggio destinato non soltanto agli addetti ai lavori ma a chiunque con sana curiosità voglia approfondire la storia della Sicilia e delle sue cucine.
Il libro è dedicato a Franco Ruta che, come era suo costume, cercava di valorizzare quanti, come Marco Blanco, lavorassero con serietà per la valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni.
Si deve al patron dell’Antica Dolceria Bonajuto di Modica la collaborazione di Carlo Ottaviano che chiude il volume con un mémoire a quattro mani con la scrittrice Simonetta Agnello Hornby che offre ulteriori spunti di indagine. » Francesco Lauricella
19 febbraio 2017
I quaderni di Archestrato Calcentero
Marco Blanco
Con un Mémoire di Carlo Ottaviano e Simonetta Agnello Hornby
Bonfirraro Editore
270 pagine – 23,00 eur
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