POLITICA – La Prestigiacomo chiarisce che la moratoria non inciderà sul referendum sul nucleare perché “non interviene sulle norme che i referendari intendono abrogare”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, in un’intervista al Mattino.
Per la Prestigiacomo, “l’atomo resta una scelta necessaria ma va analizzata a fondo”, alla luce degli incidenti nella centrale nucleare giapponese di Fukushima e del monitoraggio Ue delle condizioni di sicurezza delle diverse tipologie di impianti nucleari in funzione.
“L’Agenzia italiana per la sicurezza del nucleare andrà avanti, nonostante la moratoria di un anno decisa dal Governo”. “Nessuno vive il nucleare come una crociata – prosegue il ministro – è una delle opzioni energetiche adottate da 11 dei 12 Paesi con il Pil più alto nel mondo. Normale che se ne discuta anche da noi”.
Proprio il fatto che l’Italia sia l’unico fra i 12 Paesi più ricchi a non utilizzare il nucleare, non è un demerito per il nostro Paese. Anzi, potrebbe rappresentare un vantaggio, perché mentre gli altri 11 paesi dovranno utilizzare risorse per eliminare il nucleare, l’Italia potrebbe utilizzare eguali risorse per altre fonti energetiche, possibilmente rinnovabili.
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