SICILIA – “Di fronte al dramma di chi fugge dalla povertà, dalla violenza dalla guerra si preferisce girarsi dall’altra parte. Ci si ricorda dell’immigrazione solo di fronte a tragedie come quella di questi giorni, quando si commenta con dolore il tragico bollettino di morte e disperazione che viene da Lampedusa”. Lo dichiara Orazio Micalizzi, vicepresidente del consorzio Connecting People, dopo l’ennesimo naufragio nel Canale di Sicilia.
“La lezione dell’emergenza Nord Africa – continua Micalizzi – sembra non essere servita a nulla: sono state fatte tante promesse ma la situazione sembra immutata.”
“è inaccettabile – aggiunge il vicepresidente di Connecting People – che le istituzioni ed i cittadini europei assistano inermi alla strage che si sta consumando a poche miglia dalle nostre coste. Siamo di fronte ad un fenomeno epocale rispetto al quale arriva una risposta inadeguata”.
“Serve una riflessione seria per impedire che il Mediterraneo si trasformi in un mare di morte. Il Governo – conclude Orazio Micalizzi – si impegni anche di fronte alle istituzioni europee, perché venga assicurato soccorso ed accoglienza ai profughi che cercano di raggiungere l’Europa”.
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