Chi sono i Virtual Time e come vi descrivereste a chi ancora non vi conosce?
“Siamo un gruppo Rock da Bassano del Grappa: Luca Gazzola alla chitarra, Alessandro Meneghini alla batteria, Marco Lucchini al basso e Filippo Lorenzo Mocellin alla voce.
Ci piace suonare e vorremmo sempre essere “on the road”. Il nostro progetto con l’attuale formazione è nato nel 2012, abbiamo pubblicato nel 2013 un singolo “Getting Twisted” che ci ha permesso di suonare in giro e fare un tour in Spagna.
A Marzo 2016 è uscito invece il nostro primo album “Long Distance”: l’idea era che il nostro primo album dovesse essere qualcosa di importante, sentivamo che avevamo tanto da dire dopo tre anni passati insieme nell’attuale formazione.
Abbiamo curato tutti i dettagli prima e durante la registrazione in studio anche con l’aiuto del nostro produttore Federico Nardelli. Consideriamo il primo album di un gruppo come un punto di svolta, come l’occasione per mettere le carte in tavola e far vedere e sentire chi siamo; abbiamo una visione forse un po’ retrò della concezione di album, e cioè un prodotto che va ascoltato nella sua interezza.”
Qual è il vostro punto di forza e qual è l’aspetto su cui sapete di dover ancora lavorare?
“Dai riscontri che abbiamo dal nostro pubblico, riceviamo molti complimenti perché si vede che ci divertiamo sul palco. I nostri concerti sono molto dinamici e questo sicuramente è un punto di forza. Migliorare musicalmente ed essere sempre in crescita è uno dei nostri obiettivi, quindi crediamo sia questo l’aspetto su cui bisogna lavorare sempre.”
L’esperienza che vi ha più segnato in questi anni vissuti insieme come band?
“Sicuramente la tournée fatta in Spagna due anni fa. Ci ha uniti molto come amici. Viaggiare in una Punto in quattro, più la strumentazione, è un’esperienza dalle due opzioni: o fa esplodere la band o la fortifica. Noi ne siamo usciti più forti di prima e siamo diventati tutti buoni amici. Siamo anche migliorati molto musicalmente grazie a questa esperienza.”
Come è nato il vostro disco? Qualche aneddoto del periodo in studio? Qualche curiosità circa “Long Distance”?
“Nel titolo di questo disco volevamo mettere assieme le esperienze che avevamo fatto fino ad allora come band, dalla nostra nascita quindi fino alla composizione del primo disco. È stato un percorso lungo 3 anni, ricco di soddisfazioni, concerti, persone ed emozioni, e anche tanti di tanti kilometri in macchina per andare in giro a suonare, probabilmente l’idea ci è venuta da lì.”
Sogni nel cassetto e speranze per il futuro a breve termine?
“Nel panorama italiano ci sono parecchi artisti che ci piacerebbe conoscere e magari collaborare assieme o aprire un loro concerto: Verdena, Subsonica, Afterhours, Bud Spencer Blues Explosion mentre per gli artisti stranieri Wolfmother, Nothing but Thieves, Rival Sons sono sicuramente alcuni dei gruppi coi quali ci piacerebbe condividere un palco. Inoltre stiamo lavorando al nuovo album e ci saranno molte novità.”
Artisti di riferimento?
“Led Zeppelin, Alabama Shakes, Nothing But Thieves, Rival Sons, Muse, Ccr, Paolo Nutini, Jack White, Deep Purple.”
Per rimanere aggiornati sui Virtual Time: facebook.com/virtualtimemusic » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
26 maggio 2017
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