La ventiseienne canadese che ha monopolizzato orecchie e occhi di molti italiani durante l’estate è arrivata in Italia per la sua prima tappa live, ai Magazzini Generali di Milano.
Quaranta minuti di ritardo, nella media, e poi si inizia: il locale non è pienissimo, ma i presenti sono coinvolti e partecipi, tenendo il ritmo, lasciandosi trasportare da tastiere, batteria, voce ed effetti.
Suoni che convincono e trascinano, come la presenza di Kiesza sul palco: non si è trattato solo di cantare, ma anche di danzare a ritmo, accompagnata da due ballerini lungo buona parte dell’ora e un quarto di concerto. Non si è prodigata solo in acuti e vocalizzi, ma anche in ringraziamenti al suo pubblico, interagendo con le persone nelle prime file: sono arrivati peluche, magliette e bandiere sul palco, insieme a dichiarazioni d’amore e richieste di matrimonio insistentemente riproposte. Tra una canzone e l’altra, oltre a dichiarare di voler imparare l’italiano, che ritiene la più bella lingua al mondo, racconta le storie dietro alle singole canzoni (tra cui anche l’introduzione a “Take Ü There” di Jack Ü, che inizia con “Eravamo io, Diplo e Skrillex a Ibiza, non conoscevo nessuno, poi ci siamo ritrovati a mangiare sushi…”) e, leggendo un cartellone con su scritto “Buongiorno Principessa!”, coglie la citazione a “La Vita è Bella”, provocando un vero e proprio boato nel locale. Quando inizia a parlare di dover concludere il concerto si prende in giro da sola, domandando quale sarà mai la canzone scelta per chiudere la scaletta, prima di iniziare a cantare “Hideaway” facendo scatenare, ancora una volta, tutti i presenti.
Sulla bandiera che ha ricevuto in dono si leggeva “Italy Loves Kiesza”, ma lei stessa si è dichiarata più volte innamorata del nostro Paese. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
18 febbraio 2015
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