È dagli anni Novanta, dopo la morte del drammaturgo, che le opere di Samuel Beckett hanno oltrepassato gli stretti confini del teatro dell’assurdo o del metafisico, collegandosi alla matrice delle arti visive.
La mostra Prigionie (In)visibili attraverso fotografie, modellini, installazioni scenografiche e interviste, approfondisce il concetto di prigionia (in)visibile e (in)consapevole che percorre le messe in scena delle opere di Beckett sottolineandone i cambiamenti e le costanti.
L’esposizione a cura di Yosuke Taki, è promossa da Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale, da Biblioteche di Roma e da Teatro di Roma, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. La prima sezione racconta le messe in scena realizzate all’interno di Istituti penitenziari: nelle prigioni della mente e in quelle fisiche di Beckett si abbattono i muri, come si racconta nella versione “carceraria” di Aspettando Godot del 1957 del San Francisco Actor’s Workshop realizzato nel carcere di San Quentin.
Così come nel lavoro di Gianfranco Pedullà nella Casa Circondariale di Arezzo (L’Apocalisse secondo Beckett, 2004) o di Armando Punzo con la Compagnia della Fortezza di Volterra (Un silenzio straordinario, ispirato a L’Ultimo nastro di Krapp, 2008) fino a Claudio Collovà con i ragazzi del Centro di Giustizia Minorile di Palermo (Eredi, 1998). L’ultima sezione offre uno spaccato sul dopo Beckett, uno sguardo sull’opera dell’irlandese per mani di altri autori o registi, a partire da Susan Sontag, la quale fu la prima a tuffarsi letteralmente tra le macerie, mettendo in scena Aspettando Godot nel 1993 nella Sarajevo ancora assediata. Dopo di lei, altri seguirono mettendo in scena Beckett in varie situazioni di “disagio” del mondo contemporaneo.
Le fotografie esposte sono di John Minihan, Tommaso Le Pera, Paul Chan, Nino Annaloro, Alessandro Botticelli, Matteo Bertelli, Masahiko Yakou, Tsukasa Aoki, Jean-louis Fernadez, Stefano Vaja, Luca Chessa, Vincenzo Minieri, Yosuke Taki. » Redazione
4 novembre 2013
INFO
Casa dei Teatri – Villa Doria Pamphilj – Villino Corsini – Roma
FINO al 26 Gennaio 2014
ingresso gratuito
www.culturaroma.it/home
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