Per la prima volta sono visibili in Sicilia le opere di Francesco Clemente: uno tra gli artisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale. Un’ampia mostra personale curata da Achille Bonito Oliva che raccoglie circa sessanta opere rappresentative dei temi, delle scelte iconografiche e delle problematiche linguistiche, con le quali l’artista si è confrontato dalla metà degli anni 80 ad oggi e, in particolare, negli ultimi 20 anni di attività.
La mostra nasce all’interno di un articolato progetto espositivo in progress dal titolo La Transavanguardia italiana, ideato da Achille Bonito Oliva in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia e inaugurato nel 2011 dalla mostra collettiva omonima apertasi in Palazzo Reale a Milano sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Tra il 2011 e il 2012 il progetto ha coinvolto le maggiori istituzioni museali della Penisola in una serie di giornate di studio, cui hanno preso parte filosofi, critici e storici dell’arte, per poi articolarsi in 5 esposizioni personali dedicate ai protagonisti storici della Transavanguardia: Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Mimmo Paladino, tese a ripercorrere l’evoluzione nel tempo e gli esiti ultimi delle loro diverse personalità artistiche.
Il percorso espositivo segue la riflessione dell’artista e il suo procedere per cicli successivi di lavoro, nei quali i lunghi soggiorni in India e i viaggi in Europa, nei Caraibi, Egitto, Sud America, Giamaica danno vita a un vocabolario costantemente in divenire. Un grande laboratorio di ideogrammi ed emblemi apotropaici, in cui gli opposti convivono, di simbologie e associazioni spesso messe in scena dall’artista attraverso il proprio autoritratto, che dalla fine degli anni 70 costituisce la cifra della sua poetica.
Tra le opere presenti in mostra: il trittico Crown (1988, MAXXI-Museo delle arti del XXI secolo, Roma), che richiama la corona di spine, simbolo della passione di Cristo; Place of Power I (1989, Madre-Museo d’Arte contemporanea Donna Regina, Napoli), ispirato alle camere funerarie della Valle dei Re visitate dall’artista a fine 1986; i quadri della serie Tandoori Satori (2003-2004), che coniugano il Buddismo Zen e la cucina dell’Asia meridionale con le stilizzazioni underground della New York anni ottanta segnata dalla pittura di Keith Haring. » red
3 gennaio 2014
Francesco Clemente, frontiera di immagini
Palazzo Sant’ Elia
Via Maqueda, 81 Palermo
fino al 2 marzo
Martedì – domenica dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 16 alle 19.30 Chiuso il lunedì
Comments are closed.