Susan Vreeland ci ha abituati a romanzi in cui le sue parole seguono in maniera delicata e mai arzigogolata le pennellate di alcuni tra gli artisti più amati della storia dell’arte globale.
Dopo “La Passione di Artemisia”, “L’amante del bosco”, “La Vita Moderna”, “Ritratti d’artista” e “La ragazza in blu”, è la volta di “La Lista di Lisette”.
Un’altra protagonista femminile che vi farà innamorare dei suoi modi pacati ma risoluti, in un’atmosfera campestre che fa davvero viaggiare con la mente verso Parigi e le campagne di Provenza negli anni immediatamente precedenti il secondo conflitto mondiale e durante gli anni della guerra.
La penna della scrittrice californiana è da anni una delle più amate della letteratura contemporanea e i motivi sono molti.
Il fascino che le sue narrazioni esercitano è sicuramente dovuto anche alla preparazione minuziosa del background dei suoi romanzi: nel corso dei capitoli si vanno a delineare personaggi inventati, sì, ma estremamente plausibili, che diventano, pagina dopo pagina, anche i nostri migliori amici.
Un libro che meriterebbe di essere letto anche senza sapere quale sia la trama, perché un libro di Susan Vreeland è uno di quegli investimenti per il proprio bagaglio culturale a cui non si può proprio dire di no. Cosa succede quando un amore spassionato per l’arte e un talento innato per la letteratura si fondono? Nascono i romanzi di Susan Vreeland, ecco cosa succede.
È il 1937 quando Lisette giunge a Roussillon, un villaggio della Provenza appollaiato in cima a una montagna, con le case dai colori armoniosi che si inerpicano fino in vetta e sembrano abitate da elfi, fate e cantastorie.
Vent’anni, e nel cuore la speranza di un apprendistato alla galleria d’arte Laforgue di Parigi, Lisette approda nel villaggio con l’animo tutt’altro che incline all’idillio. André, il marito, ha deciso di abbandonare la capitale e trasferirsi in quel borgo sperduto perché il nonno, Pascal, gli ha chiesto aiuto a causa della sua cagionevole salute. Per andare in suo soccorso, André ha rinunciato al prestigioso ruolo di funzionario nella Corporazione degli Encadreurs, l’associazione dei corniciai parigini, e Lisette al suo anelito d’arte.
A Roussillon, però, i due non si imbattono affatto in un anziano malandato e in fin di vita, ma in un aitante ottantenne in evidente buona salute. Col cappello scamosciato aderente al cranio come una seconda pelle, Pascal trascorre il suo tempo sul campo di boules, a sfidare amici e conoscenti a colpi di bocce d’acciaio grandi come pugni.
Ritrovarsi nella provincia francese per soccorrere un vecchio che, all’apparenza, non ha alcun bisogno d’aiuto sembrerebbe un’autentica beffa per la giovane coppia e per Lisette, in particolare, la parisienne che considera Parigi la sua felicità e la sua anima. Nel chiuso, tuttavia, della sua casa, un edificio a due piani con lo stucco d’un ocra sbiadito, un rampicante stentato sopra la porta e, accanto, una fioriera con una pianta avvizzita di lavanda, Pascal mostra a Lisette e André la ragione vera del loro arrivo a Roussillon: sette dipinti appesi alle pareti che raffigurano casolari di campagna, campi con montagne sullo sfondo, fanciulle, nature morte, teste mozzate. Sette quadri che lasciano Lisette a bocca aperta poiché le nozioni d’arte apprese dall’amico Maxime non le consentono di sbagliare: quei dipinti sono dei capolavori di Cézanne, Pissarro e altri grandi maestri. Incomparabili opere d’arte in un «villaggio fuori dal mondo»! Costituiscono la lista di Pascal, il tesoro che il vecchio ha ricevuto dalle mani stesse degli artisti quando anni prima, «giovane, sprezzante e pieno di grandi idee», aveva pensato di improvvisarsi corniciaio a Parigi. Doni preziosi che racchiudono meravigliose storie d’arte e d’amore che Pascal vuole raccontare al nipote e alla sua giovane moglie parigina perché non vadano perdute.
Diventeranno la «lista di Lisette», i dipinti che la parisienne proteggerà quando, scomparso Pascal e perse le tracce di André, il rombo dei cannoni nazisti cercherà di zittire ovunque la civiltà e, in ogni città e contrada d’Europa, le SS, su ordine di Goering e Goebbels, si daranno al saccheggio e al furto di migliaia di opere d’arte. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
30 gennaio 2015
La lista di Lisette
Susan Vreeland
Ed. Neri Pozza
Pagine 432
Euro 18,00
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