Licata, l’arancina day con Pino Cuttaia

Il 13 dicembre in Sicilia, in onore di Santa Lucia, si celebra una delle specialità più famose del cibo di strada siciliano: l’arancina.
La giornata è dedicata al ricordo della Santa, protettrice della vista, che, da quanto si narra, fece arrivare una nave carica di frumento salvando così la popolazione siciliana da una lunga carestia che aveva affamato Siracusa e l’isola intera.
Dalla celeberrima ed enorme festa che seguì per ricordare il periodo di assenza del frumento dalle case dei Siciliani, nacque l’usanza di preparare, in onore di Santa Lucia, le arancine di riso, come alimento rappresentativo dell’assenza del grano.
È così che nel corso del tempo la celebrazione del 13 dicembre è stata associata ad una festa gastronomica. Ogni anno, numerosissimi siciliani si industriano a casa propria per creare arancine di ogni tipo ovvero si accalcano nelle botteghe per ricercare le più buone.
Lo chef due stelle Michelin Pino Cuttaia del ristorante La Madia di Licata non ha voluto far mancare il suo personale contributo alle celebrazioni in onore di Santa Lucia.
Lo chef di Licata è molto legato alle tradizioni siciliane e alle arancine, in particolare. La Madia rimarrà negli annali come il primo ristorante stellato ad aver inserito in menu e servito l’arancina, trasformata in preparazione gourmet. Pino Cuttaia aveva, infatti, reinterpretato la regina dello street food siciliano realizzando L’arancino con ragù di triglia e finocchietto selvatico. Un’insuperabile fusione fra la storica pasta con le sarde e l’arancina, impreziosita dalle triglie di scoglio licatesi.
Ogni sabato, inoltre, prepara le sue arancine presso uovodiseppia, il suo negozio,a pochi metri dal ristorante dove le realizza nella versione tradizionale.
Per il prossimo 13 dicembre, sempre presso uovodiseppia, ha organizzato L’ARANCINA DAY. A partire dalle ore 18,00 sarà possibile gustare la versione “classica” dell’arancina con ragù bianco realizzato con tritato di carne, prosciutto e mozzarella e la versione al ragù con pomodoro.
Entrambe le versioni saranno realizzate con prodotti pregiati e di qualità e impreziosite, come vuole la ricetta classica, dallo zafferano.
In abbinamento sarà proposto lo spumante metodo classico V38AG dell’Azienda Agricola G. Milazzo di Campobello di Licata, ottenuto da uve Inzolia e Chardonnay.
Si tratta di uno dei prodotti punta dell’azienda di Campobello di Licata. Per comporre la cuvée Riserva V38AG, vengono utilizzate le uve provenienti da vigneti di oltre vent’anni di età, impiantati nelle aree di Contrada Milici, dove i terreni si presentano con una matrice calcarea profonda le uve vengono appositamente coltivate e selezionate, per poter affrontare una lunga permanenza sui lieviti di ben 8 anni.
Una referenza creata nel 2014 per celebrare i primi 40 anni di spumantizzazione. V38AG è, infatti, il primo codice di imbottigliatore, che venne attributo all’Azienda Agricola G. Milazzo. » red
8 dicembre 2018