Libri, un nuovo romanzo su un’amicizia travolgente

Libri, un nuovo romanzo su un’amicizia travolgente

“Mia amatissima Lucrezia, il destino ci ha separate, ma il mio cuore sarà per sempre con te”. Quella di Lucrezia Borgia e Giulia Farnese è la storia di un’amicizia travolgente, testimonianza di un sentimento forte che, dal pieno Rinascimento, ha attraversato i secoli per giungere fino a noi. È quanto racconta “Lucrezia Borgia e Giulia Farnese – le donne più desiderate e ammirate del Rinascimento”, il romanzo storico di Bruna K. Midleton, edito dalla casa editrice Bonfirraro, in uscita il 21 marzo e in tutte le librerie dai primi d’aprile.
Sinonimo di rinascita e di libertà, il primo giorno di Primavera è coincidenza perfetta per diffondere un racconto ispirato a un’amicizia vera, delicata ma anche perturbante , tra due donne simbolo di un intero periodo, caratterizzato da fasti iperbolici e sfrenata licenziosità. È, infatti, la Roma dissoluta dei papi del ‘500 a entrare nella lente di ingrandimento della scrittrice inglese Bruna K. Middleton che utilizza nuance rosa e ricostruisce in maniera certosina le particolari atmosfere dell’epoca, caratterizzate dai costumi disinvolti e dalla mentalità spregiudicata, sì da proiettare il lettore in un continuo “baccanale”, fatto di incontri licenziosi e intrighi di palazzo.
È in questo contesto che emergono due figure di donne egualmente tormentate, l’una figlia e amante del papa Borgia, noto alla Storia come Alessandro VI – con la quale, dunque, consuma un insopportabile incesto – l’altra più giovane, altrettanto avvenente e passionale, parimenti amante, la preferita del Borgia, alla quale, grazie al suo corpo e ai suoi servigi, è affidata la rinascita del casato Farnese. Seguite da una schiera di adoratori, entrambe suscitarono, e tuttora suscitano, delirante ammirazione tra la gente, incantata nella visione della loro affascinante bellezza, così com’è volutamente testimoniato nell’immagine di copertina, che non ha aggiunto né tolto nulla alla loro avvenenza.
Se entrambe, però, furono capaci di travolgere uomini inaccessibili ai tormenti della passione, nel buio delle loro camere, sottovoce, disprezzano proprio quelli che vivono sul loro corpo in nome della violenza e della sopraffazione e, per breve momento della loro vita, si sentono di agire, piuttosto che aspettare di essere agite.
“La bellezza è la miglior lettera di raccomandazione per una donna” diceva Aristotele – afferma la scrittrice, sicura di vedere, in queste storie, dei collegamenti con la nostra contemporaneità – La bellezza è sempre stata un efficace strumento nelle mani delle donne per ottenere favori, potere, privilegi sociali. Mai come oggi le donne, a partire dalle più giovani, sono state così abili e spregiudicate nell’utilizzare il proprio corpo come “merce di scambio”, come hanno fatto Lucrezia e Giulia”.
La Midleton è arrivata un giorno in Italia dall’Inghilterra per documentarsi su alcune leggende di donne che la Storia ci ha consegnato e qui è rimasta per sempre, innamorandosi dei profumi, dei paesaggi e degli splendidi complessi architettonici.
Con un taglio assolutamente e fortemente femminista, il romanzo storico si pone come obiettivo quello di dar voce per la prima volta a coloro le quali per secoli non l’hanno mai avuta, usate ed abusate anche e soprattutto da coloro che avrebbero dovuto, per prerogativa propria, difenderle e salvaguardarne la loro dignità di donna.

Biografia
Bruna K. Midleton è una scrittrice di origine inglese e italiana d’adozione. Vive nella bergamasca e ama quella bellissima terra. La cronaca, ma soprattutto la storia, la ispirano quotidianamente ed è qui che ritrova spunti di narrativa al femminile che la coinvolgono emotivamente.
Il suo senso di essere scrittrice è tutto nel ritrarre quei drammi e quelle tragedie dell’esistere, nell’essere testimone del malessere di generazioni inquiete, povere di miti veri, ma tuttavia alla ricerca di valori perduti e di verità troppo spesso nascoste, senza reticenze né artifici. In Italia ha già pubblicato “Love in” e “Il veleno delle farfalle”.» red
16 marzo 2017


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