Il 26 settembre è l’attesa data di uscita del nuovo album del gruppo partenopeo Le Strisce che, dopo due dischi con la EMI, adesso esce con l’etichetta indipendente SuoniVisioni. Un album atteso, che segna una svolta e ha dato nuova linfa e nuove modalità di espressione ad una band che ha da sempre fatto della denuncia (intesa in qualsiasi sua declinazione, dall’aspetto più sociale a quello più intimamente personale) la sua cifra stilistica, insieme al particolare timbro della voce del frontman.
Vi avevamo già parlato di loro dopo aver fatto una chiacchierata con Davide, il cantante, prima dell’estate e ci aveva parlato sia del nuovo album (sono già partiti gli instore, a questo link tutte le date e le info utili, della volontà di sfruttare il videoclip come opera d’arte in sé per sé, slegata dal (con)testo della canzone e anche del desiderio di incontrare Maurizio Cattelan.
I sogni son desideri come si diceva Cenerentola mentre cercava di tirare avanti, ma se non ci si mobilita i sogni rimangono desideri slegati dalla vita reale e questo Le Strisce lo sanno bene. Così è nato l’hashtag #CattelanVaffanculo, che tutto vuole meno che essere un’offesa, anzi.
Non ci credete? Ecco cosa hanno scritto sulla loro pagina Facebook a riguardo:
“Come promesso,
vi spieghiamo perché mandiamo a fare in culo Maurizio Cattelan…
Perché un po’ di tempo fa mi è capitata tra le mani l’autobiografia di Maurizio Cattelan, un artista o qualunque cosa sia che amo infinitamente…
solo che l’autobiografia di Cattelan l’ha scritta il meraviglioso Francesco Bonami e non Cattelan.. L’AUTOBIOGRAFIA!? ma come……
e quindi io ho pensato subito, vabbè che geni…
ma poi ho pensato,che coglioni…
e poi però ma come..
Il libro è molto figo,ma il prode Maurizio esordisce così in una piccola premessa :
“guai a mettere in dubbio quello che dice,ma attenzione a credere a una sola parola di quello che ha scritto.
Questo libro dimostra che la verità è falsa e che le bugie hanno le gambe storte.”
Tutto il contrario di tutto…
e mi è venuto da pensare questi sono dei geni o dei coglioni?
Il libro è molto bello però, era dai tempi di “manuale per giovani artisti” con le interviste a Damien Hirst che non mi divertivo così a sentir parlare di un artista…
(ovviamente a parte tutte le pubblicazioni del già meraviglioso Bonami).
Quindi a un certo punto mi son detto che se un giorno avessi voluto comunicare la mia stima a Cattelan,
secondo il principio del tutto il contrario di tutto, piuttosto che dirgli che lo amo avrei dovuto mandarlo a fare in culo..e così è stato.
Ora, in fondo a questo sproloquio saranno arrivati solo quelli che di voi quando leggono un articolo non si fermano al titolone
e che quando leggono un libro non saltano le pagine per arrivare subito agli avvenimenti fondamentali…dai che lo fai pure tu, lo faccio pure io…capita siamo gente inutilmente sempre più di fretta…
quindi, qui adesso siamo in pochi intimi.
e ve lo posso dire adesso ragazzi,
dato che quasi tutte le persone leggono ormai quasi solo i titoli delle notizie,
questa storia di CattelanVaffanculo serve soprattutto per avere un titolo ad effetto, più’ ad effetto della sola notizia dell’uscita di un disco.
E poi che ci frega, già è difficile suonare in questo paese, facciamoci passare qualche divertimento ogni tanto, sono ragazzi…
A questo punto dello sproloquio sarete arrivati ancora in meno di voi,
quindi per tenere alto il ritmo e riaccendere la vostra attenzione non posso che scrivere “TETTE”.
Quindi, dicevamo…
assodato che per Cattelan un ti amo è un vaffanculo e viceversa,
questo è il momento delle RICHIESTE.
Non abbiamo alcun modo in questo momento di poter arrivare ad un contatto di Maurizio Cattelan,
quindi l’unica cosa che possiamo fare è augurarci che questi stratagemmi e queste parole arrivino alla sua attenzione
perché mi interesserebbe proporgli di fare un lavoro insieme,
stando ad alcune carte trovate a casa del cugino di un amico di Francesco il nostro bassista,
ci risulta possibile individuare il punto esatto in cui scavare per ritrovare l’UOVO NASCOSTO DA VIRGILIO CHE REGGE CASTEL DELL’OVO A NAPOLI
e dato che da soli non possiamo dare il giusto risalto a questa scoperta,
ci piacerebbe condividere l’impresa con il più’ grande artista italiano vivente dopo il tizio che ha inventato la parola “CATAPECCHIA”.
Quindi a tale proposito se qualcuno di voi è arrivato fino in fondo a questo sproloquio,
condividesse, se vuole, questa foto con l’hashtag #CattelanVaffanculo
che hai visto mai che tutta questa tarantella non arrivi all’attenzione del buon Maurizio.” » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
26 settembre 2014
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