Stiamo parlando di un libro. E di che libro, vorrei aggiungere.
Si tratta del secondo romanzo di Marco Marsullo, classe 1985, che dopo Atletico Minaccia Football Club, torna con questo libro dal titolo lunghissimo e dallo stile cinicamente tragicomico che vi farà passare dei bei momenti.
Non volendo rovinarvi il gusto di scoprire pagina dopo pagina quali saranno le sorti dei quattro compari di Villa delle Betulle eccovi la trama presente in quarta di copertina:
“Casa di riposo Villa delle Betulle. Agile è un vecchiaccio con un odio viscerale per tutto, tranne che per i suoi compari: Guttalax, cosí chiamato perché «piú stitico di un bambolotto», sempre pronto ad assecondare chiunque; Rubirosa, dal nome dell’ex playboy Porfirio Rubirosa, i capelli tinti di nero e una smaniosa attrazione per qualsiasi donna gli capiti a tiro, purché over 60; e Brio, il braccio armato del gruppo, che in tasca nasconde una fionda con la quale, nonostante il Parkinson, è un cecchino. I quattro devono vedersela ogni giorno con Capitan Findus, ex ammiraglio della marina in pensione, e i suoi due scagnozzi per il controllo della casa di riposo. Quando le «Miserabili Monache» dell’ordine di santa Lavinia d’Oriente organizzano una gita a Roma per la beatificazione di Giovanni Paolo II, Brio propone agli amici un piano segreto: scappare, occupare la sede di Rete Maria, annientare padre Anselmo da Procida con la sua insopportabile zeppola, e recitare in diretta il rosario delle diciotto, finalmente come Dio comanda. Agile coglie la palla al balzo: a Roma vive Flaminia, la donna che cinquanta anni fa gli ha spezzato il cuore, e lui deve ritrovarla. Un’avventura scatenata e scorrettissima, che racconta l’ultimo, disperato, tragicomico guizzo di libertà di quattro vecchi amici prima del tramonto.”
Una lettura scorrevole, incredibilmente coinvolgente, che mi ha fatto identificare la voce di Agile con quella di mio zio quando mi raccontava strane storie risalenti al passato remoto o al passato più prossimo.
Lo sguardo lucido e cinico del narratore ci accompagna in questa strana avventura sul viale del tramonto, in cui ci si ritrova a leggere delle avventure strampalate di questa cricca di anziani signori che non perdono un colpo nonostante le apparenze e gli acciacchi, ma anche del genere umano in generale, al gran completo.
Un incredibile, imperdibile e godibilissimo audace colpo letterario, insomma!
«Ho settantaquattro anni, un solo rene, la prostata grande come la Danimarca e un’insana, rischiosa passione per i pistacchi. Odio i giovani, com’è giusto. Ma odio anche i vecchi, sono lenti e insopportabili. Odio quei tipi che quando ti guardano sorridono come se avessero visto un cucciolo di labrador. Che cazzo ci avete da sorridere? Sono vecchio, cosa c’è di tenero? Se contate fino a trenta, forse muoio pure». » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
10 settembre 2014
L’audace colpo dei quattro di Rete Maria che sfuggirono alle Miserabili Monache
Marco Marsullo
Einaudi Stile libero Big
224 pagine – € 16,50
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