Arriva nelle sale il secondo capitolo tratto dalla trilogia “Millennium” di Stieg Larsson. “La ragazza che giocava con il fuoco” eguaglierà sicuramente il successo di “Uomini che odiano le donne” in attesa del terzo ed ultimo capitolo che arriverà nelle sale italiane nella primavera del 2010. È cambiata la regia, questa volta affidata a Daniel Afredson, non è cambiato invece il cast che vede riconfermati Noomi Rapace e Michael Nyqvist ed alcuni degli attori dei ruoli secondari.
La protagonista è ancora una volta Lisbeth Salander, il suo doloroso passato continua a perseguitarla. Ma adesso non sono più soltanto incubi, “innocui” flashback diventano carne e sangue, dolore e sofferenza per sé e per le persone che gli stanno vicino.
Forse per questo da più di un anno sta girando il mondo e non da più notizie di sé ai suoi amici, compreso Mikael Blomkvist, che continua a cercarla inutilmente.
Le loro vite sono indissolubilmente intrecciate, quando Millenium sta per pubblicare una scomoda inchiesta su un traffico di prostitute dell’ Est due dei collaboratori della rivista vengono uccisi. Lisbeth viene sospettata dei due omicidi, le prove sono schiaccianti, solo Blomkvist crede nella sua innocenza. Viene ucciso anche il suo sorvegliante, il cerchio si stringe. I demoni che vengono dal passato si avvicinano. Ne fanno le spese la sua amante ed un suo amico boxeur. Un paio di trovate sono poche credibili ma il ritmo è martellante e non si riesce proprio ad addormentarsi, neanche se si va all’ultimo spettacolo.
Il film è giustamente vietato ai minori di 14 anni, alcune scene sono parecchio dure e qualche spettatrice più volte è costretta a chiudere gli occhi o sobbalza sulla poltrona.
da non perdere.