Kaurna Cronin, una vita fatta di musica e passaporto

Kaurna Cronin, una vita fatta di musica e passaporto

Si chiama Kaurna come la popolazione indigena che dall’Africa si insediò nel Sud dell’Australia, in quella che oggi è la città di Adelaide, dove ancora oggi resiste un nutrito gruppo di aborigeni; i Kaurna hanno una propria lingua, una propria religione e una forte identità culturale con una spiccata predisposizione per l’arte e la musica, il destino di Kaurna Cronin era quindi forse già segnato nel suo nome prima ancora che lui lo sapesse.
Il cantautore australiano dalle influenze folk-rock si è esibito ieri sera, nel lunedì di Pasquetta, da Cantunera, a Licata, per il mONday Live. Insieme a lui la sua band: Kiam Gossner al basso, Tom Kneebone alla chitarra e unica donna del gruppo la batterista Kirie Anderson.
Un artista che viaggia molto e che da ogni città in cui è stato ha portato qualcosa con sè, che inevitabilmente è confluita nella sua musica; molte delle sue canzoni sono legate ai diversi luoghi che ha visitato, del resto avendo all’attivo più di 250 concerti in tutto il mondo non c’è da stupirsi.
È partito dall’Australia per far conoscere anche in Europa le sue canzoni, un cantastorie apparentemente un po’ introverso, ma capace di trasmettere molte emozioni attraverso i suoi brani. E sono state proprio le emozioni vissute in alcuni dei tour la fonte d’ispirazione per il suo nuovo album che uscirà a giugno, con un titolo non casuale: “Euphoria, Delirium and Loneliss” – tradotto Euforia, Delirio e Solitudine – .

Kaurna, quando hai scritto la tua prima canzone?
“Inizialmente suonavo durante alcuni eventi in Australia e da lì ho mosso i primi passi nel mondo della musica, ma le prime canzoni le ho scritte a Berlino, nel 2010: quando vivevo lì  ogni giorno uscivo per vedere sempre nuove esibizioni musicali, anche di artisti di strada; quando poi la sera rientravo a casa mi piaceva sedermi e scrivere le esperienze che avevo vissuto nel corso di quella giornata, e da alcune di quelle esperienze sono nate le prime canzoni.”
Hai già tenuto circa 250 concerti in tutto il mondo, qual è la cosa che più ti piace quando sei in tour?
“L’aspetto per me fondamentale in ogni concerto è il contatto con le persone: ogni viaggio che ho fatto grazie alla musica è stata un’esperienza fantastica, in Italia, in Germania, in Australia ma anche nel resto del mondo. Ho accumulato un bagaglio di esperienze e ho vissuto tante emozioni, in ogni live come artista dai tanto ma è anche vero che ricevi tanto anche dal pubblico, è un momento di condivisione, di paese in paese. Anche se a volte siamo un po’ limitati nel comunicare perché parliamo lingue differenti, la musica è universale e riesce ad unirci in modo semplice e naturale.”
Uno dei tuoi concerti che ricordi con particolare affetto?
“Sono tanti i concerti che ricordo con affetto: delle tappe fatte qui in Italia il live di Brucoli ma anche quello di Catania sono stati tra i più sentiti, sapere di suonare in locali in cui sono passati tanti artisti italiani prima di me è una bella soddisfazione; un’altra bella esperienza che mi porto dentro è sicuramente il Folk Festival in Australia, una manifestazione in cui ogni anno si esibiscono grandi artisti accomunati dalla passione per il folk.”
Quali sono invece i tuoi artisti preferiti?
“Potrei dire che non ho un artista preferito perché amo le canzoni più che gli artisti; se però dovessi dire chi mi piace ascoltare più di altri potrei dire Paul Kelly – cantautore e chitarrista australiano – ma anche Bryan Adams, Bob Dylan e Neil Young; diciamo che i cantautori tradizionali hanno una corsia preferenziale anche se con stili molto personali, ognuno di loro ha una propria visione della musica folk e la interpreta in modo diverso.”
Come nascono le tue canzoni?
“In tanti modi diversi, solitamente inizio dal testo, da un’idea che mi piace raccontare o da una poesia, e successivamente mi concentro sull’arrangiamento con la band; le mie canzoni nascono così, senza nessun rito particolare.”
Nel tuo futuro imminenti c’è un nuovo album pronto ad uscire
“Si, uscirà a giugno, le canzoni che lo compongono le ho scritte durante i miei tour in Europa ed in Australia; il titolo sarà “Euphoria, Delirium and Loneliness” tre stati d’animo che ho provato durante i tour: ci sono momenti in cui ti senti euforico, altri in cui sei in preda alla solitudine, altri in cui il delirio prende il sopravvento; le emozioni hanno il predominio su tutto il resto e io mi lascio trasportare da loro per vedere sin dove mi conducono.”» Angela Amoroso
18 aprile 2017

 

Comments are closed.