Per un’amante di Barcellona quale sono c’è sempre stato un richiamo fortissimo della città, specialmente nel giorno di Sant Jordi, patrono della città, che si festeggia il 23 aprile, che è anche il giorno internazionale del libro.
Il 23 di aprile la città si colora di rosso, ma non solo: rose rosse, libri e spighe di grano ovunque, insieme a bambini travestiti da Sant Jordi con tanto di mantello, spada e palloncini vari, che colorano e rendono la città ancor di più un caleidoscopio in movimento.
Certo, se non amate le folle non è la giornata adatta per visitare la città, ma se amate i libri è la giornata ideale per fare file su file pur di accaparrarvi i libri che desiderate con tanto di sconto o autografo con dedica.
Quest’anno, per la prima volta, ho vissuto questa esperienza nel migliore dei modi e non avrei mai potuto aspettarmi di realizzare non solo un sogno, ma ben due.
Da qualche anno a questa parte sono una appassionata “seguace” di Rush Smith, uno youtuber spagnolo appassionato di Disney, fiabe, musica e cartoni che, con i suoi video, mi ha conquistata a chilometri e chilometri di distanza. Da poco tempo è uscito il suo primo libro (che diventerà anche un film), “El niño que se olvidó de dormir” (“Il bambino che si dimenticò di dormire”) e per promuoverlo quale giorno migliore di Sant Jordi? Così in mattinata sono andata alla Fnac in plaza Catalunya nel centro commerciale El Triangle, davanti al quale avevano organizzato una serie di gazebi sotto ai quali c’erano diversi autori a diversi orari per firmare le copie dei propri libri.
Fare l’esperienza di comprare un libro alla Fnac il giorno di Sant Jordi è qualcosa da fare almeno una volta nella vita: oltre al 10% di sconto su tutti i libri presenti nel negozio è stato emozionante lasciarsi trasportare letteralmente dal mare di persone che erano presenti e che erano tutte alla ricerca di un regalo, di un libro specifico o semplicemente del pensiero giusto per il proprio partner o la persona a cui regalare un pezzetto di sé.
Dopodiché mi sono messa in fila insieme a tantissime altre persone e ho aspettato il mio turno guardandomi attorno e ammirando la quantità di gente che si è spostata dalle proprie abitazioni per andare a farsi autografare la propria copia del libro di uno dei propri autori preferiti: gli scrittori che si sono alternati sotto i gazebi sono stati davvero molti, così come le persone che si sono “date il cambio” in fila, mantenendo quasi sempre costante il numero di presenti sulla strada.
Le origini di questa particolare festa che può sembrare strana agli occhi di molti, affondano le proprie radici in un insieme di tradizioni di epoche diverse: la festa di Sant Jordi patrono della Catalunya dal XV secolo, la famosa leggenda di San Giorgio e il drago, e l’antica abitudine medievale di visitare la cappella di Sant Jordi del Palazzo della Generalitat, dove si soleva organizzare una fiera delle rose o “degli innamorati”. Per questo motivo Sant Jordi è conosciuto anche come il patrono degli innamorati in Catalunya, un po’ come il nostro italianissimo San Valentino, patrono della città di Terni.
Nel pomeriggio poi, verso le quattro meno un quarto (l’orario non è un dettaglio trascurabile!) l’appuntamento è stato fissato in plaza sant Felip Neri, poco dietro il comune (il Palazzo della Generalitat di cui sopra!), accanto al chiostro delle anatre della Cattedrale (da visitare assolutamente, così come l’adorabile piazzetta in questione): i Txarango, uno dei miei gruppi catalani preferiti di sempre, avrebbero suonato un paio di canzoni per festeggiare Sant Jordi, come mancare? Non era possibile non essere presenti e così è stato: il passaparola dell’evento, organizzato “in segreto” e in maniera quanto più estemporanea possibile, è volato veloce di bocca in bocca e la piazza, per le 15:30 era ormai abbastanza gremita di persone, quando hanno fatto il loro ingresso non solo tutti i componenti dei Txarango, ma anche alcuni componenti della Pegatina, dei Macaco e di altri gruppi catalani che hanno voluto festeggiare insieme ai Txarango questa festa molto sentita.
Un’esperienza davvero unica e particolare, specie per chi, come me, adora “Amagada Primavera”, una canzone dei Txarango in cui si parla proprio della festa di Sant Jordi e di un appuntamento fissato per le quattro meno un quarto in piazza Sant Felip Neri… » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
6 maggio 2016
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