Enrica Guidi, giovane attrice toscana, è nel cast della seconda serie de “I Delitti del Barlume”, a fianco di Filippo Timi. L’abbiamo incontrata per conoscerla meglio e capire più da vicino la realtà di una giovane attrice come lei.
Come è stata l’esperienza de “I Delitti del Barlume” e ci puoi raccontare qualche aneddoto del “dietro le quinte”?
Le riprese sono state fantastiche; la prima serie è stata la mia prima esperienza in assoluto e quindi, come in tutti i mondi, un conto è la parte accademica e un conto è il lavoro, quando vai a mettere in pratica quanto hai imparato ed è là che ti rendi conto di cosa voglia dire mettersi alla prova.
Il corso di recitazione è chiaramente fondamentale, credo profondamente nella necessità di studiare e di essere preparati, poi uno si adatta e sbircia dentro di sé cosa adattare e come svilupparlo a seconda dei casi in cui si ritrova, però lo studio, la ricerca e la formazione servono indubbiamente sempre! Quando mi sono ritrovata sul set, poi, tante cose che uno dà per scontate, non lo sono; una persona pensa magari solo a recitare e invece ci sono cose con cui bisogna fare i conti come i ritmi di registrazione, i movimenti da fare, cambia il tempo quindi se l’esterna deve essere con il sole e piove bisogna smontare tutto e allestire tutt’altra scena! Anche se mi venivano a prendere alle quattro e mezza di mattina perché bisognava girare con la luce dell’alba, per me era come quando a Natale i bambini vanno a scartare i regali sotto l’albero! Nella seconda serie chiaramente l’occhio era diverso ed era ormai allenato, c’era un forte entusiasmo di gruppo e quello penso si percepisca quando si vede il lavoro ultimato! Essendo poi Pisa e Livorno molto rivali, i personaggi de “I Delitti del Barlume” sono degli adorabili vecchietti che non la smettono mai di prendersi in giro: anche quando le riprese finivano, loro continuavano ad insultarsi! L’ironia toscana è cattiva, poi, ma è quella che secondo me fa ridere: tutti abbiamo una parte più perfida che, utilizzata in questo modo, è quella che fa ridere!
Se chiudi gli occhi e ti immagini tra dieci anni, come ti vedi e cosa ti vedi intenta a fare?
Sto imparando a vivermi il presente, cosa che non è da sottovalutare! Una persona o si focalizza troppo sul passato, vivendo di ricordi, oppure proiettato nel futuro con l’ansia di essere in ritardo o che stanno già pensando a cosa faranno nel pomeriggio senza godersi il momento presente!
Fra dieci anni… diciamo che non sogno il matrimonio: il mio abito bianco da sogno, adesso come adesso, non è quello da sposa, ma quello del red carpet! Però fra dieci anni mi piacerebbe avere una famiglia; sono molto legata alla mia famiglia: mi piace andare in giro, ma mi piace poterlo fare sapendo di tornare a casa. Quindi, fra dieci anni, mi auguro di aver trovato un uomo con cui creare una famiglia con diversi bambini (mi è nata da poco una nipotina, pensavo di essere molto più fredda e invece sono completamente innamorata!) e con una discreta carriera cinematografica! Mi piacerebbe riuscire a scegliere, non dovermi accontentare di quello che c’è perché non c’è altro. Poter avere i miei mesi di preparazione, il mio vivermi il personaggio che comunque mi coinvolga su più piani! Una carriera, perché comunque sono ambiziosa, però poi, vuoi mettere la cena a casa con la famiglia?
Progetti più a breve termine?
Mi sto godendo l’uscita de “I Delitti del Barlume 2” e me la sto assaporando bene, perché nella prima c’era più incoscienza, diciamo! Ho fatto da poco un cortometraggio contro la violenza sulle donne, molto bello: secondo me dovrebbero esserci più progetti anche a sfondo sociale e che facciano riflettere. A fine estate abbiamo girato un lungometraggio che parla della delicata tematica del bullismo; so che pare una banalità, ma penso che l’adolescenza sia un periodo molto difficile. Una volta cresciuto ci si potrà proteggere da quegli schiaffi in faccia che durante l’adolescenza si ricevono per la prima volta ed è più difficile uscirne illesi!
Adesso sto girando la seconda parte di una trilogia ambientata in epoca medievale sulla via francigena: mi diverte perché si è catapultati in un’altra era! Costumi medievali, scene a cavallo… tutto il linguaggio è di epoca medievale, che per un’attrice è qualcosa di davvero stimolante! A differenza de “I Delitti del Barlume” in cui dici “Boiadè, bimbi, si va!” qui dici “Messere potrei porgerle…”; il corpo ha un’altra postura… è un altro mondo! » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
18 maggio 2015
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