ROMA – Nel giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie, che sopprime ed accorpa numerosi uffici giudiziari, vengono nominati due nuovi Sottosegretari ed un Capo Dipartimento al ministero della Giustizia.
A coadiuvare la guardasigilli Paola Severino sono stati chiamati il prof. Antonino Gullo ed il prefetto Sabato Malinconico, nominati questa mattina dal Consiglio dei Ministri.
Antonino Gullo è nato a Messina nel 1972, professore associato di Diritto penale nell’Università degli Studi di Messina dal dicembre 2010, consigliere giuridico del Ministro della Giustizia, dal novembre 2011.
Sabato Malinconino nato a Castellammare di Stabia (Na) il 10 giugno 1943, Prefetto di prima classe dal 1991, nell’ottobre 2006 è stato nominato Consigliere di Stato dal Governo Prodi.
Caterina Chinnici, figlia del giudice istruttore Rocco Chinnici ucciso dalla mafia nel 1983, sarà il nuovo responsabile del Dipartimento della Giustizia Minorile del ministero della Giustizia.
“Ringrazio Caterina Chinnici per aver accettato un incarico gravoso al quale saprà dare un fondamentale contributo di professionalità e di competenza acquisite in anni di intenso lavoro in qualità di magistrato minorile, nonché di esperto ministeriale nei campi delle adozioni internazionali e della devianza minorile”, ha affermato il ministro Severino.
Caterina Chinnici è stata la più giovane magistrato in Italia nominato capo di un ufficio giudiziario, quello di procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, dal 1995 al 2008, e presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, dal 2008 al 2009. Numerosi gli incarichi di consulenza e di collaborazione che ha ricoperto al ministero della Giustizia e presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Dal giugno del 2009, è Assessore nel Governo della Regione Siciliana, guidato da Raffaele Lombardo. Al Dipartimento della Giustizia minorile Caterina Chinnici subentra a Manuela Romei Pasetti, dimessasi lo scorso marzo per motivi personali.
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