Uno spettacolo per condividere la quotidianità e la vita valorizzando le Diversità
Un lavoro teatrale che supera l’idea dell’integrazione tra abili e disabili per sperimentare spazi più ampi d’interazione tra persone, ognuno con le proprie diversità, il proprio modo di stare al mondo. È tutto questo Il coraggio è una cosa, spettacolo teatrale di Nèon per la regia di Monica Felloni, nell’ambito del Filfest, in programma domani, giovedì 4 dicembre, alle 20,00 da Zò centro culture contemporanee, in piazzale Asia 6 a Catania.
“Il coraggio è una cosa”, su testi di Piero Ristagno, vede in scena attori disabili e non. Ci saranno Danilo Ferrari, Maria Stella Accolla, Giuseppe Calcagno, Marco Cinque, Luca D’Angelo, Patrizia Fichera, Stefania Licciardello, Manuela Partanni, Pietro Russo; fotografe di scena Jessica Hauf e Manuela Partanni; elementi scenici Pippo D’Angelo. Biglietto 12 euro.
L’opera teatrale si ispira al poema “L’Italia sepolta sotto la neve” di Roberto Roversi. Ne “Il Coraggio è una cosa” la regista Monica Felloni dà forma al coraggio, ossia al tentativo, per nulla facile, di affrontare e superare le molteplici crisi del nostro stare al mondo, della nostra condizione di esseri umani. Un’ineccepibile coreografia collega i dialoghi alle musiche, al suono spontaneo di un’armonica a bocca che accarezza la voce degli attori e coinvolge direttamente il pubblico, che diviene protagonista assoluto quando le immagini “rubate” e fotografate da Jessica Hauf vengono proiettate sullo sfondo.
In una interpretazione delle liriche di Roversi, ne “Il coraggio è una cosa”, musica, testi e fotografia interagiscono con gli attori e con il pubblico. Fondamentale è l’utilizzo del corpo come relazione fisica forte, intensa, continua, che mostra cosa significhi di fatto essere vicini, stare insieme, dare vita ad un unico corpo che balla sinuoso nell’espressione armonica delle splendide imperfezioni individuali di attori che si alternano, si cambiano, si mescolano nel tutto. » red
3 dicembre 2014
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