Farm Cultural Park sarà presente al Padiglione Italia della 15° Biennale di Architettura di Venezia che prenderà il via il 28 maggio.
Il parco culturale di Favara è stato invitato da Tamassociati, all’Arsenale nord nello spazio Thetis nell’ambito di Gangcity ospiti del DIST – Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio – Politecnico di Torino, Università di Torino e insieme a Unipa Palermo a Palazzo Donà delle Rose ospiti di WISH nell’ambito di BIAS.
Tre appuntamenti importantissimi che consolidano la presenza e il ruolo di Farm Cultural Park, creata a Favara da Andrea Bartoli e Florinda Saieva, nel panorama nazionale ed internazionale delle politiche culturali e sociali.
TAKING CARE – progettare per il bene comune è il tema di Tamassociati per il Padiglione Italia della 15 Biennale di Venezia; si propone di mostrare a un pubblico più vasto cosa significhi migliorare la qualità della vita mentre si lavora al limite, in circostanze difficili, affrontando sfide impellenti. Imparare da quelle esperienze che, nonostante la scarsità di mezzi, esaltano ciò che è disponibile invece di protestare per ciò che manca. Capire quali strumenti di progettazione servono per sovvertire le forze che privilegiano l’interesse individuale sul bene collettivo.
Il tema proposto da Tamassociati è perfettamente in linea con REPORTING FROM THE FRONT, il progetto di Alejandro Aravena, che è stato scelto per la 15° Mostra Internazionale di Architettura a Venezia. La 15° Biennale di Architettura si concentrerà e imparerà dalle architetture ed esperienze che, bilanciando intelligenza e intuizione, sono in grado di scostarsi dallo status quo. Verranno presentati degli esempi che, nonostante le difficoltà (o forse anche grazie a esse), invece di esprimere rassegnazione e amarezza, propongano e realizzino qualcosa, dimostrando che nel perenne dibattito sulla qualità dell’ambiente edificato, non c’è solo il bisogno ma anche lo spazio per l’azione».
Padiglione Italia
Tese delle Vergini all’Arsenale,
Dal 28 maggio al 27 novembre 2016
GANGCITY – a cura del DIST – Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio – Politecnico di Torino, Università di Torino – in collaborazione con Farm Cultural Park e Museo Nazionale del Cinema -documenta il fenomeno di cluster urbani sottratti a ogni forma di controllo della legalità, al fine di attivare processi di riappropriazione e di cura degli spazi privati e pubblici. Il progetto è volto a rivelare la reciproca influenza tra la violenza e la geografia delle città, prestando particolare attenzione alle gang come gruppi primari che nascono e si diffondono nei ghetti urbani, con un coinvolgimento prioritario di adolescenti. Favorendo un intreccio di discipline e metodologie, Gangcity propone un Simposio internazionale e una Mostra fotografica, insieme a una varietà di altri workshop scientifici e di esibizioni. Il registro narrativo che emerge dall’analisi scientifica delle gang si integra con il racconto corale di scienziati sociali, architetti, urbanisti e artisti, attori anch’essi, insieme agli abitanti, dei nuovi cicli di vita di cluster urbani, liberati infine dalla violenza delle gang attraverso le pratiche dell’inclusione sociale, invece che della repressione.
Arsenale Nord, Spazio Thetis
Dal 26 maggio al 27 novembre
MOVE! Do Something. People and Places that are changing the world – è un progetto che attraverso esibizioni, residenze per artisti, festival, talk, laboratori e workshop coinvolgerà e racconterà le Persone e i Luoghi che stanno cambiando il mondo.
Il progetto “Move! Do Something: People and Places that are changing the world” è nato dall’iniziativa di Farm Cultural Park ed è frutto di una sinergia di punti di vista ed esperienze di Andrea Bartoli (Farm Cultural Park), Maurizio Carta (Unipa), convinti della necessaria alleanza tra conoscenza e competenze per accelerare la transizione verso una società fondata sulla cultura.
La traduzione letterale di Move! Do Somenthing è “Datti una mossa” un’incitazione all’attivismo, alla voglia di diventare protagonisti di storie belle di sviluppo territoriale durevole e sostenibile, anche attraverso la creazione di Centri Culturali Indipendenti come Farm Cultural Park.
L’obiettivo è non solo quello di sensibilizzare l’opinione comune su quelle persone e quei luoghi che stanno ripensando il nostro futuro, ma anche di promuovere comportamenti proattivi rispetto alla trasformazione della nostra società.
Esibizione a cura di Farm Cultural Park e Unipa ospite di BIAS, Biennale Internazionale d’Arte contemporanea Sacra delle Religioni dell’Umanità a cura di Wish, World International Sicilian Heritage.
Palazzo Donà dalle Rose, Fondamenta Nuove, Cannaregio
dal 24 maggio 2016 ore 18,00.
Tutti i giorni dal 25 maggio al 5 giugno dalle ore 15,00 alle ore 19,00
» red
27 maggio 2016
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