Ieri sera è stata una data a lungo attesa da tutti gli “Sheerios” italiani (e non solo: molti gli stranieri presenti all’Alcatraz di Milano!). Il desiderio è diventato realtà e il loro beniamino, Ed Sheeran, è finalmente arrivato in Italia per un live che in molti sognavano da tempo.
Alle 21:02, puntuale come solo un inglese sa essere, sale sul palco e il pubblico va in visibilio come solo un pubblico di migliaia di ragazzini sa fare.
Una scaletta fittissima, che ha fatto arrivare alle 23 senza più fiato sia lui che lo stesso pubblico, scatenato persino durante le tracce meno movimentate.
E di movimentato Ed Sheeran se ne intende: non è solo un vero e proprio maestro per quel che riguarda le classiche ballate da adolescenti innamorate e sospiranti alla finestra, ma sa rappare come molti pochi rapper “ufficiali” sanno fare.
Durante l’esibizione di “You Need Me, I Don’t Need You” ha intervallato spezzoni di altre canzoni, (tra cui anche “Thrift Shop” di Macklemore) facendo così diventare un brano normalmente di 3 minuti e 40 secondi, all’incirca di otto minuti abbondanti, mandando in visibilio il pubblico.
Momenti di commozione durante “The A Team”, “Give Me Love”, “Lego House”, “Thinking Out Loud” e un momento di fomento puro per i fan de “Lo Hobbit” durante “I See Fire”: sui mega schermi alle spalle di Ed Sheeran sono apparse delle scene del film in cui il drago Smaug dà sfoggio della sua forza distruttrice.
Sipario anni ’90 per un inattesissima cover di “Hit Me Baby One More Time” di Britney Spears, introdotta da “Backstreet’s Back” dei Backstreet Boys, che ha mandato in brodo di giuggiole i fan più “attempatelli”, suoi coetanei, come la sottoscritta, che quelle canzoni se le ricordano decisamente meglio di quanto le possano ricordare i più giovincelli.
Cartelloni con dichiarazioni d’amore ovunque, una fila incredibile all’ingresso e tantissime persone rimaste fuori dal locale ad aspettare, sperando di incrociare il loro idolo all’uscita: le scene che si sono potute vedere ieri sera sono quelle di un concerto di un vero e proprio teenage idol, ma Ed Sheeran sa essere molto di più.
Un vero e proprio “one man show”, con momenti passati ad armonizzare i cori del pubblico e siparietti in cui lui e il suono della sua chitarra diventavano una cosa sola, in un surreale, improvviso silenzio, intervallato solo da qualche sparuto grido attraverso il quale, a turno, si sono dichiarate numerose ragazzine.
Concerto conclusosi con una esibizione di “Sing” che ha lasciato tutti a continuare a canticchiare la melodia di quella che è stata una dei veri e propri tormentoni estivi mentre ci si riversava fuori dal locale, cercando di uscirne il prima possibile, per quanto quella marea umana lo rendesse improbabile.
Un concerto sicuramente da ricordare per moltissimi dei presenti, ma soprattutto per l’artista inglese che inaugura decisamente bene i suoi live italiani: appuntamento sia a Roma che a Milano per il 26 e il 27 gennaio! » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
21 novembre 2014
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