SICILIA – La data per le amministrative in Sicilia non è ancora stata stabilita: deciderà la giunta regionale, su proposta dell’assessore per le Autonomie locali, Caterina Chinnici.
Giacomo Di Benedetto, deputato regionale del Partito Democratico, ha presentato all’Assemblea Regionale Siciliana un ordine del giorno affinchè “Il presidente della Regione si impegni per mettere in atto ogni iniziativa utile al fine di giungere alla definizione di unica data per lo svolgimento delle elezioni amministrative e dei referendum nazionali per consentire un contenimento della spesa e la più ampia partecipazione possibile”.
“In Sicilia – dichiara Di Benedetto – la prossima primavera andranno al voto circa 27 amministrazioni comunali, tra cui diversi medi centri, ed è ancora in via di definizione il decreto che fissa la data della consultazione per le amministrative nella nostra Regione che sarebbe opportuno conciliasse con la data di svolgimento dei tre referendum nazionali relativi alla gestione delle risorse idriche, sul nucleare e sul legittimo impedimento”.
Saranno 27 i comuni interessati al voto per il rinnovo di sindaci e consigli comunali. Ragusa è l’unico capoluogo di provincia. Nella provincia di Agrigento, si voterà a Canicattì, Castrofilippo (se non arriverà lo scioglimento per infiltrazioni mafiose), Montevago, Porto Empedocle, San Biagio Platani; in quella di Caltanissetta a Vallelunga Pratameno (in scadenza anticipata) e Ramacca; nel Messinese a Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Galati Mamertino, Patti, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Torregrotta; a Palermo si andrà al voto nei comuni di Bagheria, Campofelice di Roccella e Terrasini; in provincia di Ragusa, oltre che nel capoluogo si voterà a Vittoria; nel siracusano urne aperte a Ferla, Lentini, Noto e Sortino. Unico comune trapanese è Campobello di Mazara.
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