George Saunders raccoglie, in dieci racconti, tutto il surrealismo che può scaturire dal nostro quotidiano, spesso bistrattato ma il più delle volte rimpianto ad ogni minimo cambiamento di rotta.
“Dieci Dicembre” non è uno di quei libri che ti prende per mano e ti porta nel suo mondo: l’autore ti catapulta direttamente nell’universo parallelo che costruisce, senza alcun giro di parole e, soprattutto, senza passare attraverso alcuno specchio se non quello dei nostri neuroni.
In alcuni passaggi ci perdiamo in quella che è stata un’accurata creazione di un mondo simile al nostro in tutto e per tutto, tranne che per alcuni importantissimi dettagli che danno un’altra visione della realtà e trasformano quel finto realismo in un surrealistico quotidiano “altro” parallelo.
La costante di tutti questi mondi creati ad hoc, che iniziano e finiscono nel giro di qualche pagina, rimane l’umanità dei personaggi che la fa da padrone e che riesce a convincerci della reale possibilità che quei racconti possano accadere davvero, se non addirittura che siano già accaduti o che stiano proprio accadendo.
Dieci racconti in cui, un po’ come con le sfaccettature di una gemma preziosa, si va alla ricerca e alla raccolta dei tratti caratteristici dell’essere umano in generale, così variegato ma anche così riconducibile alle stesse emozioni, sensazioni e pulsioni.
Un accurato lavoro di psicologia oltre che di letteratura, per mano dell’autore del discorso ai laureati 2013 più cliccato del momento.
Non a caso, prima di trovarlo nella libreria della mia città, ho vagato a lungo in tre regioni differenti, dove avevano terminato ovunque il libro che sta conquistando sempre più lettori.
Un consiglio? Aprite i cancelli del vostro cervello e non perdetevi questi dieci racconti che vi faranno riflettere, vi faranno sorridere, vi faranno inorridire e che non vi faranno più passare inosservato un qualsiasi dieci dicembre!
» Chiara Colasanti
TW @lady_iron
23 gennaio 2014
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