Normalmente si fa un gran parlare, soprattutto attraverso i principali canali pubblicitari, delle offerte dei vantaggi e dei servizi legati all’attivazione di un nuovo conto corrente; molto spesso si trovano informazioni specifiche relative alla procedura per aprire un nuovo conto.
Ma se invece ci si trovasse nella situazione contraria, ovvero nella volontà di chiudere un conto corrente, come ci si dovrebbe comportare? A ben guardare si tratta tra l’altro di una situazione nemmeno così rara da accadere visto che, mediamente, si deve chiudere un conto corrente ogni volta che se ne deve aprire uno nuovo.
C’è da dire a proposito che per decenni le banche hanno speculato sulla procedura che portava alla chiusura del conto; innumerevoli passaggi burocratici, lentezza nelle lavorazioni e costi aggiuntivi avevano lo sperato effetto deterrente sui clienti che, piuttosto che sobbarcarsi l’onere di tali e lunghe procedure, preferivano rimanere legati indefinitamente alla stessa banca.
Le novità introdotte dal Decreto Bersani
Con l’arrivo del Decreto Bersani nel 2007 non è stato in realtà imposto un limite temporale massimo alla lavorazione della richiesta di chiusura conto ma si è impressa una decisa semplificazione di tutte le procedure sino ad allora in auge.
Oggi per chiudere un conto è necessario seguire due step principali; il primo passa per la comunicazione alla banca con cui si annuncia la propria intenzione di procedere alla chiusura. Tale comunicazione può essere data di persona ad uno sportello oppure inviando un apposito modulo tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
In secondo luogo sarà poi necessario compilare un modulo predisposto dalla stessa banca con cui non si fa altro che confermare la volontà precedentemente espressa.
Le spese connesse alla chiusura di un conto corrente
Parliamo ora di costi. Quanto ci costa chiudere un conto corrente? Ancora una volta ci torna utile l’ultima determinazione legislativa in materia ovvero il prima citato Decreto Bersani, secondo il quale la procedura di chiusura del conto deve essere assolutamente gratuita.
Tuttavia prima che la chiusura possa perfezionarsi è necessario che il cliente restituisca alla propria banca le carte di credito e bancomat in suo possesso nonché i blocchetti degli assegni di cui eventualmente dispone. Inoltre al cliente è fatto obbligo di saldare tutti i pagamenti ancora pendenti sul conto corrente e non lasciare quest’ultimo in passivo.
Solo nel caso in cui si lasciasse il conto corrente in rosso la banca ha la facoltà di esigere tutta una serie di costi, non ultimi quelli legati alla risanamento del rosso e gli eventuali interessi passivi, prima di completare la procedura di chiusura del conto corrente. » Luca Bozzi
11 novembre 2014
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