Il concertone del Primo Maggio di Roma, in Piazza San Giovanni a Roma è uno dei sogni di qualsivoglia band emergente cresciuta con un determinato tipo di impostazione di carriera.
Da quest’anno il sogno si allarga ad artisti provenienti da tutta Europa, grazie anche al lavoro di One More Lab: il contest per le band emergenti che vogliono suonare su quel palco si espande infatti oltre i confini italiani. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Pamela Pagano, che ha girato l’Europa in giuria per il contest di 1MEurope.
Com’è stato viaggiare per l’Europa per 1MEurope?
“Si può dire fichissimo? È stato veramente “cool”: un po’ ormai siamo di casa con l’Inghilterra, ormai; abbiamo creato questo ponte con la nostra etichetta che fa soprattutto produzioni su Londra. Trovare il locale, le band e organizzare il tutto è stato abbastanza semplice; poi abbiamo avuto del supporto per la Spagna e la Germania. Certo, quest’anno i Paesi sono stati pochi rispetto a tutta l’Europa, ma non c’è stato il tempo necessario per organizzarci; speriamo che il prossimo anno sia possibile allargarci anche alla Francia, all’Olanda… si suona ovunque, l’importante è dare questo spazio ai giovani.”
Qual è stata la tappa dove hai sentito più forte lo spirito competitivo?
“Londra e Brighton: nessuno pensava che avrebbero vinto questi ragazzi di Brighton! I locali sono sempre pieni, in Inghilterra sono abituati a suonare a slot: per loro è normale, non l’hanno vissuta come una competizione, ma una vera e propria serata per intrattenere.”
La serata al Contestaccio come è andata?
“È andata benissimo. Pensare che questi ragazzi li abbiamo portati a Roma dalle varie capitali europee coinvolte; pensa che nessuno di loro aveva ancora visto il Colosseo! Venire a suonare a Roma è una cosa incredibile; la cosa importante da dire poi è che questi gruppi suonano i generi più disparati. C’era la band rock, la band più folk, il pop e anche Elena, che viene dalla Germania, ha vinto sulle band ed è una ragazza che canta, suona e fa tutto da sola.”
Appuntamento al prossimo anno, allora?
“Spero proprio di sì! Eravamo pochissimi a organizzare tutto questo: sarebbe bello poter ampliare lo staff per far conoscere ancor di più il nostro concerto del Primo Maggio anche all’estero. Farlo conoscere non grazie ai grandi nomi che suonano, ma dal “basso”, dalla “fauna” dei giovani che suonano e che vincendo un contest non vince l’opportunità di incidere un disco, ma la possibilità di suonare su questo palco, con tutto questo pubblico. A livello europeo è l’unico festival gratuito, con tutti questi artisti in un solo giorno: sarebbe bello che fosse più conosciuto. Speriamo di aver contribuito come One More Lab e come 1MEurope a portare a casa questo piccolo successo.
Abbiamo incontrato i ragazzi del gruppo che si è esibito su quel palco che fa tremare le vene dei polsi un po’ a tutti: i Brother ci tenevano a salutarvi!
» Chiara Colasanti
TW @lady_iron
5 maggio 2017
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