Cinema, “Sing Street” e la magia della musica

Cinema, “Sing Street” e la magia della musica

Il 9 novembre è uscito anche in Italia uno dei film più attesi dai melomani: che il vostro genere preferito sia il rock, il pop, l’hard rock o il “futurista”, come dice lo stesso Conor nel film, questa pellicola saprà farvi emozionare: Sing Street
Lo sceneggiatore e regista John Carney non è nuovo a questo tipo di film: “Once” è la sua pellicola più famosa, ma con “Tutto Può Cambiare” (come vi avevamo raccontato qui: yesnews.it/tutto-puo-cambiare-begin-again-colasanti) tre anni fa, aveva già affrontato, molto da vicino, il mondo della musica, dei musicisti e tutto quello che ruota attorno alla nascita di una canzone.

Nel film viene narrata, in maniera delicata e senza troppi “strattoni”, la storia di un quattordicenne di Dublino che sta attraversando un momento molto difficile: i genitori stanno divorziando, ha dovuto cambiare scuola per aiutare economicamente la famiglia ad andare avanti e si ritrova in una dimensione fino ad allora a lui sconosciuta, dove non può fare a mano di aggrapparsi all’idea di una ragazza bellissima che vede sempre davanti la scuola per cercare di fuggire.
Questo legame con la bellissima Raphina, giovane modella che sogna di scappare a Londra a trovare fortuna, sarà la sua benedizione: per riuscire a conoscerla meglio e a conquistarla fonda una band (i Sing Street, appunto) e da lì inizia un vero e proprio turbinio di avventure che lo condurranno ben più lontano di quanto avrebbe mai immaginato.

Una colonna sonora d’eccezione (le canzoni originali sono curate da Gary Clark e John Carney, ma della colonna sonora fanno parte brani di gruppi musicali come The Cure, a-ha, Duran Duran, The Clash, Hall & Oates, Spandau Ballet e The Jam) per un film che è una delicata carezza per chi crede ancora nel potere della musica e sa commuoversi prepotentemente con piccoli dettagli, assistendo (anche se solo per finta) ai momenti in cui nascono le canzoni che poi, in un modo o nell’altro, rimarranno a lungo con noi.
Un cast giovanissimo di nuove promesse che fanno sperare decisamente bene e un consiglio per chi ama vedere i film in lingua originale: gli accenti irlandesi sono una vera e propria chicca, per immergersi ancor maggiormente nell’atmosfera evocata dal film.
Insomma, cosa state aspettando? Lasciatevi conquistare e trasportare da “Sing Street”: altro che macchina del tempo! » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
16 novembre 2016

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