centrocontemporaneo, progetto di rigenerazione urbana in un’area del centro storico di Catania, compie un anno e lo festeggia il 4 e 5 ottobre con uno speciale fine settimana fra musica, teatro, proiezioni, mostre, solidarietà, performance e letture, con vere protagoniste le persone e la bellezza di una porzione di città riconsegnata alla sua dimensione più vivibile. Il progetto che coinvolge l’area del “quadrilatero” definito dalle vie Paternò, Montesano, San Michele, Carcaci, dal largo Colosi e da piazza Manganelli in questi 12 mesi ha innescato processi di cambiamento sostenibile e di lungo periodo allo scopo di migliorare la qualità della vita locale in termini economici, sociali e ambientali.
centrocontemporaneo mensilmente si condensa e si esprime in una due giorni di “festa” per il rilancio del centro storico come spazio di aggregazione sociale e culturale. Queste metamorfosi mensili liberano la zona dalle auto e dal traffico e lasciano spazio a un altro ecosistema che ruota attorno ad alcune proposte mirate: Agorà – Più spazio alla città! la piazza come luogo d’incontro per enti, associazioni e comitati che operano eticamente in città in diversi settori; Bio al centro un mercatino di prodotti agricoli locali, biologici e a kmzero; creativemarket con l’artigianato locale più attento alle questioni legate al riciclo e al riuso creativo dei materiali.
In occasione di questo primo compleanno sarà possibile regalare i libri all’Autobook, seguire la diretta radiofonica di RadioLab o la musica live con i concerti di Samuela Schilirò e gli Stipsy King. Spazio anche all’arte con le mostre personali di Jean Calogero, Andrea La Rocca, Irene Catania, Giuseppe Tomasello, Enrico Lombardi, Marco Terroni, le proiezioni video e il set ritratti di SPOT 22 o l’artigianato artistico con i gioielli di Alessandra Di Tommaso. Per il teatro sabato sera ci sarà un laboratorio di recitazione a cura di Lucia Sardo e domenica un incontro culturale sulla figura del padre condotto da Marcello Cappelli (conselor, formatore teatrale) ed Emilio Castaldi (psicologo). Il tema del femminicidio è al centro della presentazione editoriale di “Noi siamo Desdemona”, antologia curata da Maria Rita Pennisi, laboratori musicali per bambini e adulti, a cura dell’associazione Fabula, e sulla creatività e il riciclo a cura di ZuccaPastrocchia. Nessuna rinuncia all’animo green con il progetto Giardino in città curato da Vivai Valverde (collezionisti di piante antiche ritrovate nei giardini di Sicilia e piante aromatiche biologiche) e Trucioli di legno (produzione di arredi da giardino con legno riciclato e pallet). centrocontemporaneo è caratterizzato, inoltre, per lo spazio dedicato alla solidarietà e all’impegno civile e in quest’occasione ospiterà la campagna nazionale “Le tazze dei diritti dell’Unicef” realizzate con i disegni della Pimpa di Altan, i cani in adozione di Teg4Friends e lo spazio informativo dell’ASA (Associazione Solidarietà Adozioni).
L’area in cui è nato questo comitato spontaneo composto da residenti, artisti, galleristi, giornalisti, operatori culturali, associazioni, ristoratori e commercianti è un unicum in tutta la città di Catania, per la qualità architettonica (con la concentrazione di alcuni fra i più importanti palazzi nobiliari e la chiesa di San Michele Minore con la sua sala ipogea), per la varietà di tipologie di residenti (artisti, professionisti, studenti, extracomunitari), per il numero e la qualità di botteghe legate ad attività d’arte, artigianato di qualità, ristorazione biologica e a kmzero. Per questo motivo il comitato ha iniziato una raccolta di firme che in pochi giorni ha portato ad avere oltre 1.000 cittadini a sostegno dell’istanza indirizzata al sindaco di Catania, Enzo Bianco, per la creazione di una zona a traffico limitato o un’Area Ambientale nell’area interessata dal progetto: solo limitando le automobili e creando aree completamente pedonalizzate sarà possibile salvare dal degrado questi luoghi che raccontano un altro senso di città, la (ri)scoperta di luoghi ricchi di “bellezza condivisa” di cui tutti dovrebbero sentirsi allo stesso tempo fruitori, osservatori e custodi. » red
3 ottobre 2014
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