Assaporare gli infusi aromatizzati di te provenienti da varie parti del mondo, gustare una bevanda che custodisce in se una antica tradizione; tutto questo è possibile proprio nel cuore della Sicilia.
Stiamo parlando del primo e unico Museo Nazionale del the, a Raddusa, al confine tra le province di Catania ed Enna.
Entrato due volte nel Guinness dei primati, perché custodisce oltre 600 varietà di te provenienti da tutto il mondo.
Da non perdere la collezione di circa 500 teiere in terra zisha della città cinese di Yixing , di attrezzi per le cerimonie dei Berberi, dei Beduini, degli Etiopi, Iraniani, Inglesi, Francesi, Singalesi e Birmani.
La collezione contiene anche la teiera e la tazza più grandi del mondo (record certificati dal Guinness dei primati) realizzati dai ceramisti di Caltagirone; bollitori, accessori e quadri raccolti tra i popoli più vari.
Salvo Pellegrino, il maestro del tè padrone della Casa, racconta che la Sicilia è il luogo con la più antica tradizione di questa bevanda dopo la Cina, perché sembra che qui nel 950 un emiro ne abbia introdotto la coltivazione.
Accanto alla casa-museo c’è l’orto, una piantagione di due ettari dove viene coltivata la pianta del tè, la camellia sinensis, insieme con un gran numero di piante officinali ed erbe aromatiche che Pellegrino utilizza per creare le sue tisane.
›› Gabriella Mazzerbo
13 novembre 2013
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