POP e “Metodo Classico”: due nuovi progetti firmati Teo Musso arricchiscono il panorama delle birre artigianali italiane di grande qualità.
Con il progetto POP (popular beer), per la prima volta una birra artigianale italiana in lattina., creata con l’intento di proporre una birra di grande qualità ma facilmente fruibile.
Baladin “Metodo Classico” creata per esplorare i più intimi segreti e le sfumature più nascoste della rifermentazione in bottiglia.
Ma vediamo nello specifico queste due nuove creature.
“Di colore dorato con schiuma bianca e compatta, fresca al naso e in bocca, si completa con un finale secco e gradevole”. Così viene presentata Baladin POP (popular beer).
POP è un progetto rivoluzionario, per l’Italia, nel packaging essendo proposta in lattina di alluminio da 33cl.
La grafica si ispira a quello che è stato uno dei movimenti culturali più rappresentativi del secolo scorso: la musica pop.
Sono sei le declinazioni cromatiche che vogliono creare il gioco del “collezionare” come è stato nella cultura pop degli anni settanta.
“La lattina è un sassolino che volevo togliermi da tempo per sdoganare il concetto di birra di qualità a prescindere dal recipiente”. Così Teo Musso spiega la scelta dell’alluminio per una birra artigianale di qualità.
POP: verrà presentata in contemporanea in tutti i locali Baladin il prossimo venerdì 27 novembre, per tutti in regalo il calendario Baladin POP 2016.
Tutte le birre prodotte da Teo Musso sono rifermentate in bottiglia ma per la “Metodo Classico”, dal 2008 sono stati impostati tre cicli di rifermentazione di lungo periodo. Ognuno di due anni nelle cantine di Fontanafredda, in collaborazione con i loro enologi che hanno sviluppato il vino spumantizzato “Alta Langa”.
Questo metodo di produzione, “Metodo Classico”, appunto, ha un origine nel mondo del vino ed è una tecnica che ben si adatta anche alla birra. I consigli e l’esperienza hanno giocato un ruolo fondamentale che è frutto di una grande apertura mentale che non vede i due mondi in “concorrenza” ma invece, in piena sintonia.
Baladin “Metodo Classico” non utilizza nella ricetta derivati dal mondo vino: uve, mosto o lieviti.
La prima produzione destinata agli appassionati del bere elegante e di qualità, è stata prodotta nel febbraio del 2014 e imbottigliata il 5 di marzo dello stesso anno. Per Teo Musso, nato in questa data, un regalo per i suoi 50 anni di cui una gran parte dedicata a studiare il complesso mondo della fermentazione e del lievito.
Le 11.680 bottiglie prodotte hanno riposato – sono state lasciate “sui lieviti” – per 18 mesi in birrificio. La sboccatura, ossia l’apertura di ogni singola bottiglia per eliminare il lievito in eccesso, è stata fatta dal 7 al 30 ottobre 2015.
Un processo lungo che ha impegnato tante mani esperte e che ha regalato sorprese ed emozioni. La bottiglia stessa, ben 900 grammi di vetro (peso necessario per sopportare le pressioni elevatissime generate dalla fermentazione), è un simbolo degli inizi di Baladin.
Ripropone infatti la forma originale adottata da Teo nel 1997 e che per lui rappresenta: “un legame quasi affettivo”. Il risultato è una birra ad elevata gradazione alcolica, dal fine perlage di cui Musso non vuole svelare troppe caratteristiche perché, va scoperta e siamo certi, stupirà
Una parte della cantina dedicata a questa birra verrà conservata per festeggiare l’inaugurazione del nuovo birrificio nel 2016. » red
24 novembre 2015
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