Alzi la mano chi non ha mai giocato con una Barbie.
Anche voi maschietti, lo sappiamo: una cugina, un’amichetta, una sorella o una nipotina che vi ha obbligato, almeno una volta nella vita a giocare con le Barbie l’avrete avuta anche voi.
Alla mostra al Mudec di Milano che vi abbiamo segnalato in precedenza ci sono tantissimi esemplari unici e particolari di Barbie che vi attendono, per condurvi in un viaggio indietro nel tempo che non vi potrà lasciare indifferenti.
Sono stata una bambina che non amava particolarmente giocare con le bambole, ma il fascino della Barbie l’ho sempre subito tantissimo, perché può sembrare “solo” una bambola, ma dietro quel sorriso serafico, la taglia 42 e i capelli biondi c’è molto di più: ritrovarmi nelle stanze che strabordavano di Barbie e dei suoi accessori è stata un’emozione unica. Le cinque sezioni si articolano a immagine e somiglianza della bambola più amata di sempre: sin dai primi esemplari di Barbie apparsi nel 1959 fino agli ultimi del 2015, osservando come il mondo sia cambiato nelle forme, colori e vestiti di una bambola che è sempre stata molto più di una semplice bambola. Una sezione dedicata agli accessori e ai vari luoghi dove ambientare i nostri giochi preferiti (l’aereo di Barbie, lo yacht di Barbie, l’armadio di Barbie, la villa di Barbie… ecco, la nostra letterina a Babbo Natale che abbiamo scritto per molti anni uguale, accessorio più, accessorio meno!) e una sezione dedicata alle Barbie dedicate ai personaggi che hanno cambiato la storia e che l’hanno fatta, sia a livello storico che a livello artistico in generale.
Una sezione ancora, poi, dedicata alle Barbie vestite con gli abiti tipici dei vari Paesi del mondo e con le divise dei vari lavori che, nel corso degli anni, ha svolto la cara Barbara Millicent Roberts in giro per il mondo.
Ma una è la citazione che più mi ha colpita e che più mi ha conquistata: “Barbie è sempre stata il simbolo della donna che può scegliere. Persino durante sui primi anni Barbie non ha dovuto accontentarsi di essere semplicemente la ragazza di Ken o un’ accanita amante dello shopping. Barbie disponeva degli abiti per intraprendere una carriera. Ritengo che le scelte rappresentate da Barbie siano state determinanti per il successo iniziale riscosso non solo tra quelle figlie che un giorno sarebbero diventate parte della prima ondata significativa di donne manager e professioniste ma anche tra le loro madri.”
Se a dire queste parole è stata la creatrice di Barbie, Ruth Handler, non ci resta che crederci… e se non foste ancora del tutto convinti la mostra al Mudec saprà come farvi ricredere! » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
30 novembre 2015
Barbie. The Icon
Mudec – Museo delle Culture
Via Tortona 56, Milano
Fino al 13 marzo 2016
Lunedì dalle 14,30 alle 19,30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 09,30 alle 19,30
Giovedì e sabato dalle 9,30 alle 22,30
10,00 € Intero
8,00 € Ridotto
6,00 € Ridotto speciale
Info e prenotazioni: 02 54917
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