Amministrative, No all’Election Day, al voto il 15 e 16 maggio

POLITICA – Il ministro degli Interni Roberto Maroni ha annunciato l’indizione dei comizi elettorali per le Amministrative, che sono ufficialmente convocate per il 15 e 16 maggio, il primo turno, e il 29 e 30 maggio per l’eventuale secondo turno si ballottaggio. I referendum, su acqua, nucleare e legittimo impedimento, invece, non hanno ancora una data definitivamente stabilita dal Governo. “L’ultimo giorno utile per tenere i referendum è il 12 giugno – ricorda Maroni – e io sono favorevole a che si tengano in quella data seguendo una tradizione che vede voti separati rispetto alle amministrative”. Protestano le opposizioni, in particolare Pd e Idv che avevano proposto di svolgere i referendum contemporaneamente al secondo turno delle amministrative. “La Lega così risparmiosa per il tricolore non lo è altrettanto per le elezioni. Non abbinare il referendum alle amministrative ci costerà 300 milioni di euro: chi li paga? Il Nord?”. Affermato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a proposito del no del goveno all’election day. Il Pd annuncia la presentazione di una mozione alla Camera per impegnare il governo ad abbinare il referendum alle elezioni amministrative. I comuni interessati al voto, sono 1.310, tra questi: Milano, Napoli, Torino, Bologna, Trieste, Ravenna, Cagliari, Rimini, Salerno, Latina e Novara, Arezzo, Barletta e Catanzaro sono invece appena sotto i 100 mila. Nei Comuni con meno di 15 mila abitanti si voterà con il sistema maggioritario a turno unico. Mentre nei 140 Comuni con più di 15 mila abitanti si voterà con il sistema maggioritario a doppio turno. L’unica regione in cui non saranno indette elezioni amministrative sarà il Trentino Alto Adige, mentre in Valle d’Aosta si voterà nel solo Comune di Ayas. Si voterà anche per il rinnovo degli organi elettivi della regione Molise e di undici amministrazioni provinciali: Reggio Calabria, Ravenna, Trieste, Gorizia, Mantova, Pavia, Macerata, Campobasso, Vercelli, Lucca, Treviso. Sulla data per le amministrative in Sicilia deciderà la giunta regionale, su proposta dell’assessore per le Autonomie locali, Caterina Chinnici. Saranno 27 i comuni interessati al voto per il rinnovo di sindaci e consigli comunali il 15 e 16 maggio. Ragusa è l’unico capoluogo di provincia. Nella provincia di Agrigento, si voterà a Canicattì, Castrofilippo, Montevago, Porto Empedocle, San Biagio Platani; in quella di Caltanissetta a Vallelunga Pratameno (in scadenza anticipata) e Ramacca; nel Messinese a Capo d’Orlando, Caronia, Falcone, Ficarra, Galati Mamertino, Patti, San Marco d’Alunzio, Sant’Angelo di Brolo, Torregrotta; a Palermo si andrà al voto nei comuni di Bagheria, Campofelice di Roccella e Terrasini; in provincia di Ragusa, oltre che nel capoluogo si voterà a Vittoria; nel siracusano urne aperte a Ferla, Lentini, Noto e Sortino. Unico comune trapanese è Campobello di Mazara.

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