Oggi il dibattito politico è stato tutto incentrato sul dopo-Berlusconi. Cosa accaddrà? Quali alleanze nasceranno? Meglio mettere subito dei paletti per non ritrovarsi con sgraditi compagni di viaggio. Tutto è stato scatenato dalla cena a casa di Bruno Vespa, in cui il premier avrebbe formulato l’invito a Casini a far parte della maggioranza di Governo, magari per sostituire i finiani. Bossi su questo è stato categorico: “O noi o loro”. Concetto ribadito al Tg3 dal Presidente della regione Piemonte, Robeto Cota, “Non si tradiscono gli elettori con giochi di palazzo”. Cota si riferisce anche al fatto che in Piemonte l’Udc era alleata con Mercedes Bresso, avversaria del leghista nella corsa a Governatore. Contro la Lega si sono scatenati i colonnelli del Pdl che ritengono inaccettabile il diktat della Lega. Molto più ecumenicamente Sandro Bondi dice che “Umberto deve capire”, l’alleanza con Casini è “una scelta legittima”. Il leader Udc, intanto sul Corriere si dice interessato solo ad un’ipotesi di larghe intese, senza esprimere nessun veto, neanche su Berlusconi, che in fin dei conti ha vinto le elezioni. “Mai con Berlusconi” fa sapere a stretto giro Dario Franceschini. “Elezioni” grida Di Pietro. La discussione sul dopo-Belusconi è già cominciata, ma il durante, quanto durerà?Mai!
Oggi il dibattito politico è stato tutto incentrato sul dopo-Berlusconi. Cosa accaddrà? Quali alleanze nasceranno? Meglio mettere subito dei paletti per non ritrovarsi con sgraditi compagni di viaggio. Tutto è stato scatenato dalla cena a casa di Bruno Vespa, in cui il premier avrebbe formulato l’invito a Casini a far parte della maggioranza di Governo, magari per sostituire i finiani. Bossi su questo è stato categorico: “O noi o loro”. Concetto ribadito al Tg3 dal Presidente della regione Piemonte, Robeto Cota, “Non si tradiscono gli elettori con giochi di palazzo”. Cota si riferisce anche al fatto che in Piemonte l’Udc era alleata con Mercedes Bresso, avversaria del leghista nella corsa a Governatore. Contro la Lega si sono scatenati i colonnelli del Pdl che ritengono inaccettabile il diktat della Lega. Molto più ecumenicamente Sandro Bondi dice che “Umberto deve capire”, l’alleanza con Casini è “una scelta legittima”. Il leader Udc, intanto sul Corriere si dice interessato solo ad un’ipotesi di larghe intese, senza esprimere nessun veto, neanche su Berlusconi, che in fin dei conti ha vinto le elezioni. “Mai con Berlusconi” fa sapere a stretto giro Dario Franceschini. “Elezioni” grida Di Pietro. La discussione sul dopo-Belusconi è già cominciata, ma il durante, quanto durerà?
