ROMA- Su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta e dei ministri degli Affari Esteri, Emma Bonino, e dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, Consiglio ha approvato il piano “Destinazione Italia”, un progetto per attirare gli investimenti esteri e favorire la competitività delle imprese italiane. Si tratta di 50 misure che toccano un ampio spettro di settori: dal fisco al lavoro, dalla giustizia civile alla ricerca. Il piano è aperto alla consultazione pubblica per tre settimane affinché tutti i soggetti, pubblici e privati, che vogliono apportare un contributo, possano farlo. Al termine di questa fase, “Destinazione Italia” sarà definitivamente approvata dal Consiglio dei Ministri.
Uno dei punti centrali è Valorizzare l’Italia. Il progetto contiene misure volte a sostenere le imprese – soprattutto PMI – italiane e la loro modalità di finanziamento. Funzionale in tal senso è ad esempio il piano, elaborato con Consob, per invertire il declino della Borsa Italiana. E poi il turismo e la cultura in Italia (anche attraverso il web e nel solco del decreto “Valore Cultura”), il patrimonio demaniale, il mercato immobiliare, l’internazionalizzazione della formazione e della ricerca, il rilancio dei siti industriali, i porti e gli aeroporti.
Il progetto attribuisce inoltre al rapporto degli investimenti con le realtà locali, con l’introduzione del “dibattito pubblico” e la “clausola di sviluppo territoriale”, perché gli investitori oltre una certa soglia vincolino una parte degli utili a progetti di sviluppo in accordo con le popolazioni locali.
Anche in ottica EXPO 2015, sono previste semplificazioni per i visti (a partire da start-up, investitori, filantropi), rafforzando in generale la capacità di rilascio dei visti del ministero Affari Esteri. Si avvierà subito una “campagna Destinazione Italia”, anche in vista della missione della prossima settimana in Canada e negli Stati Uniti, e saranno aperti “uffici Destinazione Italia” nei più importanti centri economici mondiali, in rapporto con un lavoro complessivo sulla reputazione italiana nel mondo.
Il piano si articola su tre punti: attrazione, promozione, accompagnamento.
Rendere l’Italia più attrattiva per gli investitori e migliorare le condizioni di impresa per tutti gli operatori economici.
La promozione all’estero delle opportunità di investimenti offerte dal nostro Paese e la ricerca di potenziali investitori sono complementari agli interventi di miglioramento del business environment in Italia.
Il governo intende riformare la governance dell’attrazione degli investimenti in Italia, creando un ente unico preposto a fare da tutor all’investitore straniero raccordandosi con la rete estera per la promozione internazionale e con le Regioni per la parte di loro competenza.
Il Consiglio dei Ministri sarà il responsabile politico di “Destinazione Italia”. Il Governo si impegna a porre in essere le misure proposte in tempi rapidi. Per quelle che prevedono interventi normativi verranno varati provvedimenti d’iniziativa governativa.
Le 50 misure mettono insieme strumenti attuabili immediatamente e altri che necessitano di veicoli normativi. Per fornire un cronoprogramma il piano assegna a ciascun provvedimento una delle “tre clessidre”: subito, entro la fine dell’anno, tempi più lunghi. (red)
19 settembre 2013
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