“Connecting People saluta con favore la possibilità che i giornalisti possano tornare a visitare i CIE. Il divieto imposto dal Governo all’ingresso nelle strutture di accoglienza era una misura che penalizzava tutti. A partire dagli operatori che lavorano quotidianamente, fra mille difficoltà, per assicurare umanità e dignità alle persone trattenute”. Lo dichiara Orazio Micalizzi, vicepresidente del consorzio che gestisce il CIE di Gradisca d’Isonzo, commentando sul sito di Connecting People i servizi giornalistici seguenti alla visita degli scorsi giorni al Centro di Identificazione ed espulsione.
“Ci auguriamo – dichiara Mauro Maurino, componente del comitato esecutivo di Connecting People – che da parte dei media e degli attori istituzionali sia data una maggiore attenzione alla situazione degli ospiti dei CIE. Il divieto di ingresso nei CIE ha, di fatto, rimosso il problema dall’agenda politica. C’è urgente bisogno di una seria riflessione sulla situazione di chi è trattenuto nei CIE. Il nostro auspicio è che si possa passare ad un nuovo modello. Speriamo – conclude – che una rinnovata attenzione da parte dei giornalisti possa contribuire a far partire un dibattito su questi importanti temi”.
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