AGRIGENTO – Lunedì si è svolta la Direzione Provinciale del Pd di Agrigento. Al dibattito che ha seguito la relazione del segretario sono intervenuti, Giovanni Panepinto, Mimmo Ferraro, Angelo Capodicasa, Giacomo Di Benedetto, Totò Tannorella, Roberto Di Cara, Benedetto Adragna, Salvatore Gazziano, Daniele Camilleri.
Sono emerse le priorità che dovranno caratterizzare l’azione del Pd nei prossimi mesi.
Innanzitutto la grave crisi impone al Pd di elaborare un modello di sviluppo per la nostra provincia, attorno al quale creare un’alleanza con le forze economiche e sociali. Agricoltura, fuoriuscita dal precariato, giovani e Università, investimenti infrastrutturali, rimodulazione dei fondi FAS, sono alcuni dei temi sui quali il Pd promuoverà, anche attraverso la creazione di Forum aperti, un
confronto nella società agrigentina.
Le elezioni amministrative in dodici comuni della nostra provincia compreso il capoluogo Agrigento, vedranno il Pd impegnato nella costruzione di alleanze che possano coinvolgere sia le forze della sinistra che quelle moderate, autonomiste e riformiste.
Le Primarie saranno lo strumento che il Pd offrirà alla coalizione per la scelta dei candidati sindaco.
Dopo aver incontrato i partiti del centrosinistra insieme ad alcuni importanti movimenti cittadini, il Pd incontrerà il Movimento delle Autonomie, al quale proporrà di condividere l’impegno verso la costruzione di alleanze che a partire dalla Provincia e dalla Città di Agrigento, siano alternative al centrodestra di Alfano e di Romano.
In quella circostanza si converrà con il Presidente D’Orsi di addivenire ad un chiarimento riguardo ai fatti e alle azioni sui quali verte l’inchiesta della magistratura e si metteranno a fuoco le
priorità programmatiche della giunta.
Alla Direzione Provinciale è stato presentato l’esecutivo che affiancherà il segretario, ne fanno parte Mario Mallia, Luigi Sferrazza, Lorenzo Cordova, Antony Carlino, Giuseppe Contino, Calogero Lombardo, Tiziana Russo, Maria Iacono, Antonella Maggio, Giusy Panepinto.
Una particolare attenzione è stata dedicata anche all’esigenza di ridare slancio organizzativo al partito nei territori, a cominciare da quelli che non hanno ancora eletto gli organismi dirigenti, nonché di affrontare il nodo del finanziamento dei circoli e della struttura provinciali.
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